Personale province, finalmente le linee guida per orientarsi

Il Ministero della p.a. ha pubblicato le istruzioni applicative delle disposizioni sul personale contenute nella legge di stabilità 2015 e nella legge Delrio

2 Febbraio 2015
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Arrivano finalmente le linee guida per applicare le norme sul personale contenute nella legge di stabilità 2015 nel complesso intreccio con la legge Delrio, che ha modificato per sempre la fisionomia degli enti provinciali, in attesa della loro definitiva cancellazione inserita nel disegno di legge costituzionale.

Le linee guida sono contenute nella circolare 30.1.2015, n. 1 del Ministero per la semplificazione e la p.a. con il Ministero per gli affari regionali e le autonomie.

Come è stato scritto da diversi osservatori, si tratta del più grande processo di mobilità dei dipendenti pubblici mai realizzato nel nostro Paese: una diaspora in ordine sparso che entro il 2016 dovrebbe coprire l’intero numero dei dipendenti previsti in uscita dalle piante organiche provinciali.

Cosa succederà per i dipendenti 
Il numero esatto di lavoratori coinvolti, secondo i calcoli ministeriali, dovrebbe essere di circa 15mila, poiché alla quota di partenza vanno sottratti quelli legati ai centri per l’impiego, dei quali dovrebbe occuparsi direttamente il Jobs Act, così come coloro che avrebbero le carte in regola per la pensione prima del 2016 (requisiti pre Fornero), quando si chiuderà l’iter di mobilità pilotata.

C’è tempo fino al 1° marzo 2015, cioè appena un mese, per Province e Città metropolitane al fine di individuare i dipendenti che dovranno essere coinvolti all’interno del processo di redistribuzione degli incarichi. I limite è definito in un taglio che va in riduzione del 30 e del 50% in base alla spesa per il personale. Entro fine mese, poi, dovranno essere diramate le liste definitive.

Tutto, naturalmente, dipende dalle funzioni che devono essere state assegnate a comuni o regioni, le quali per prime dovranno allargare i propri organici, dal momento che dovranno integrare la quota più ampia di lavoratori. Stessa linea dovrà essere seguita anche da Stato e Comuni, gli altri due livelli in cui saranno dirottati i lavoratori delle province in esubero.

Contratto di solidarietà. Ci sarà anche questa opzione, nel caso in cui dovessero esaurirsi le riserve per gli esuberi, e rimanessero alcuni dipendenti da collocare in mobilità. In tal caso, orari e compensi dovranno essere ridefiniti ad hoc.

Collocamento in disponibilità. Altra via prevista per gli esuberi extra, è quella di vedersi riconosciuti due anni di stipendio all’80%, seguito, non in modo tassativo, dal licenziamento.

Precari. Brutte notizie per la stabilizzazione dei lavoratori precari della pubblica amministrazione: la loro definitiva regolarizzazione, prevista secondo la normativa del governo, per il 2016, viene rinviata al 2018 per effetto della legge Delrio.

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