Personale Province e Città metropolitane: proclamato lo stato di agitazione

Le ragioni della protesta nel comunicato delle sigle sindacali congiunte (Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl): le critiche si concentrano sui contenuti della Manovrina 2017 (d.l. 50/2017)

11 Maggio 2017
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È stato proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale di Province e Città metropolitane mediante dichiarazione congiunta rilasciata nella giornata di ieri dal Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. L’annuncio definisce un programma di iniziative di mobilitazione da svolgersi in tutti i territori.

Province e Città metropolitane: lo stato di agitazione

I motivi della protesta risiedono nei temi del lavoro e dei servizi: “La profonda difficoltà finanziaria in cui versano questi enti – si legge nel comunicato stampa delle organizzazioni sindacali – che sta determinando una situazione di estrema criticità nell’erogazione dei servizi offerti, alla quale si aggiungono le condizioni di notevole precarietà che sta vivendo il personale impiegato in tali servizi, penalizzato pesantemente, anche da un punto di vista salariale, dalla scure di tagli succedutisi negli ultimi anni”.

I sindacati concentrano la loro attenzione sulla Manovrina 2017 recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale (decreto legge 50/2017). E, come già la scorsa settimana aveva fatto l’UPI, denunciano l’occasione persa dal Governo “per mettere Province e Città metropolitane nelle condizioni di poter finanziare i servizi fondamentali dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni”. La richiesta dei sindacati risiede nella volontà apporre modifiche al testo del decreto, in modo particolare, in merito alle necessarie garanzie sul mantenimento dei servizi e sull’ammontare delle risorse stanziate.

Consulta anche la sintesi dell’UPI in merito agli interventi per le Province.

I sindacati si scagliano contro la Manovrina 2017

Anche per le sigle sindacali sopra menzionate, infatti, lo stanziamento dei 110 milioni di euro a fronte dei 650 milioni necessari certificati dalla Sose è insufficiente e comporterà in alcuni casi il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi, in altri non basterà ad evitare il dissesto degli Enti.

A parere di sindacati sono numerosi gli Enti che non riescono più a garantire la manutenzione ordinaria di strade e scuole e tanti sono gli enti in ritardo con il pagamento degli stipendi. Un cospicuo numero di enti, inoltre, versano in condizioni gravissime così come – concludono – è necessario estendere le norme sullo sblocco del turn over anche a Province e Città metropolitane.

Sempre sulla Manovrina 2017, consulta il nuovo dossier del Servizio Studi della Camera.

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