Rispetto del Patto di stabilità nell’anno 2008; indicatore di autonomia finanziaria (misura l’incidenza delle entrate proprie dell’ente sul totale delle entrate correnti); indicatore di rigidità strutturale (calcola le percentuali di spese per il personale e spese per il rimborso di prestiti sul totale delle entrate correnti): sono questi i criteri generali che hanno guidato il riconoscimento del premio agli enti locali. Lo ha fatto presente il sottosegretario Davico rispondendo all’interrogazione Misiani e Sanga (Pd) con la quale si contestava il modo con cui sono stati costruiti i criteri e gli indicatori di virtuosità dei Comuni che hanno rispettato il Patto di stabilità, che hanno portato il Governo a considerare virtuosi comuni in clamoroso ed evidente dissesto finanziario.
Relativamente ai due suddetti indicatori sono state individuate delle soglie rispetto alle quali l’Ente può qualificarsi «virtuoso»; pertanto, in questa ottica sono sati premiati anche i Comuni di Catania e di Palermo, che hanno presentato un valore «virtuoso» in relazione all’indicatore della rigidità strutturale. “Tale situazione – ha aggiunto Davico – si è verificata in quanto negli ultimi anni i riflessi contabili della gestione degli Enti locali sono divenuti più complessi e pertanto la situazione economica finanziaria degli stessi richiede una valutazione approfondita, con riferimento a più indicatori”.
Per tenere conto di vari ed aggiornati aspetti della gestione contabile sono stati rivisti gli indici di deficit strutturale previsti dall’articolo 242 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali. Si prevede perciò l’adozione di un set di dieci indicatori (otto in più rispetto al precedente meccanismo premiale) stabilendo inoltre che se almeno la metà dei parametri obiettivi individuati presentano valori deficitari, allora ci sono le condizioni affinchè un ente possa essere considerato strutturalmente deficitario,
Il Ministero, inoltre, sta acquisendo dagli Enti locali maggiori elementi di approfondimento anche in merito alle attività esercitate in regime di esternalizzazione, per gli effetti che le tali attività possono determinare sul bilancio degli enti stessi. Pertanto, nel certificato di rendiconto di bilancio 2008, sono stati inclusi alcuni quadri per la raccolta di dati sul generale fenomeno delle esternalizzazioni. Il sottosegretario ha concluso precisando che si stanno elaborando soluzioni che consentano di individuare migliori criteri selettivi, per evitare, in futuro, di premiare Enti locali che obiettivamente non sono in condizione di virtuosità nella gestione finanziaria.
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