Un patto di stabilità ad hoc per Roma Capitale. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, infatti, il sindaco proporrà al Ministero dell’Economia le modalità e l’entità del concorso della propria amministrazione al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Se il piano non dovesse essere accolto, alla città di Roma si applicheranno le disposizioni del Patto valevoli per la totalità delle amministrazioni locali. L’addizionale straordinaria sui diritti di imbarco dei passeggeri sugli aeromobili in partenza dagli aeroporti della città di Roma fino ad un massimo di 1 euro per passeggero, potrà essere ridotta, ma solo in data successiva al 31/12/2011 e adottando misure compensative, in quanto, l’amministrazione capitolina dovrà comunque garantire un gettito annuo di 200 milioni di euro. Sì al contributo straordinario nella misura massima del 66% sulle valorizzazioni immobiliari. L’amministrazione comunale dovrà destinare detto contributo alla realizzazione di opere pubbliche ad attività urbanistiche e di servizi per il territorio. È quanto contenuto nel testo degli emendamenti che ieri, il presidente della Commissione Bilancio al Senato, Antonio Azzollini, ha depositato nell’iter di conversione del disegno di legge della manovra straordinaria 2010. Emendamenti che hanno avuto negli interventi a favore di Roma capitale, il loro fulcro. Un patto per Roma. Il patto di stabilità sarà un discorso a due tra l’amministrazione capitolina e via XX Settembre. Infatti, l’emendamento Azzollini prevede che il Comune, entro il 31/12 di ogni anno, concordi con il Mineconomia, le modalità e l’entità del proprio concorso al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Entro i due mesi precedenti, infatti, il sindaco Alemanno dovrà trasmettere la proposta al ministro Tremonti, mettendo in evidenza, comunque, l’equilibrio della gestione ordinaria. Resta inteso che, in linea di massima, l’entità del concorso «deve essere determinata in coerenza con gli obiettivi fissati per gli enti territoriali» (quindi, se non c’è stato un refuso nel testo, si intendono le Regioni e le Province). Se l’accordo dovesse saltare, poi, per Roma si applicano le normali disposizioni in tema di Patto di stabilità per gli enti locali. Diritti d’imbarco. Sarà il commissario straordinario di Governo a proporre l’addizionale sui diritti di imbarco dei passeggeri di Fiumicino e Ciampino. L’incremento (massimo un euro) sarà comunque stabilito dalla giunta comunale. C’è anche la possibilità di ridurre l’entità dell’addizionale. Se l’amministrazione intendesse farlo, dovrà operare in tal senso solo a partire dall’1/1/2012, ma dovrà adottare «misure compensative», in quanto si dovrà garantire in ogni caso l’ammontare annuo di 200 milioni di euro, anche vincolando una parte delle entrate del bilancio comunale a favore dell’Erario. Contributo straordinario immobili. L’amministrazione capitolina potrà richiedere un contributo straordinario del 66% del maggior valore immobiliare che potrà conseguire da valorizzazioni generate dal piano regolatore. La destinazione di questo contributo dovrà interessare la realizzazione di opere pubbliche e anche la spesa corrente, se destinata a progetti ed esecuzioni di opere di interesse generale. Impianti pubblicitari. L’emendamento del senatore Azzollini prevede inoltre, che la maggiorazione della tariffa prevista quale canone per l’installazione degli impianti pubblicitari (ai sensi dell’articolo 62, comma 2 lettera d del dlgs n. 446/97), possa elevarsi sino al 50% (anziché al 25 come oggi previsto) della relativa imposta comunale di pubblicità. Piano di rientro. Il debito accumulato dall’amministrazione capitolina ora viene formalizzato con un apposito piano di rientro. Il commissario di governo potrà così stipulare il contratto di servizio per i finanziamenti occorrenti per coprire la spesa relativa (stabiliti con Dpcm 5/12/2008). La stipula è effettuata secondo i contenuti di un apposito dm Economia, che fisserà i termini dell’estinzione di 300 mln pregressi e d’intesa invece con il comune di Roma per quanto riguarda i 200 mln previsti dall’articolo 14, comma 14 della manovra finanziaria di fine maggio.
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