“Le Province, come gli altri Enti locali – ha detto Valluzzi – dovranno operare un riordino di quelle partecipate che soddisfano le finalità e i criteri previsti dal nuovo testo unico, consolidando e rafforzando solo le società effettivamente rispondenti ad esigenze funzionali dell’ente e del territorio.
Nel caso, invece, di liquidazione di società partecipate – ha aggiunto – si dovranno attivare le procedure di mobilità in ambito regionale, per scongiurare il licenziamento del personale in esubero.
È tuttavia interesse degli Enti locali di ogni territorio evitare di procedere in ordine sparso nell’attività di razionalizzazione delle società. Vista la novità e complessità delle azioni da mettere in campo è auspicabile – ha concluso – che Province e Città metropolitane attivino le assemblee dei Sindaci sull’esigenza di elaborare un piano territoriale di riordino delle società, per avere un quadro condiviso delle problematiche da affrontare ed individuare una prospettiva comune e sostenibile di riassetto delle loro partecipazioni.
Ciò potrà consentire non solo una razionalizzazione, ma anche un più ottimale svolgimento delle attività di interesse generale affidate alle società a partecipazione pubblica locale”.
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