Non sempre il pagamento della pubblica amministrazione nei confronti di un privato che non sia in regola con il versamento di tasse e contributi deve essere bloccato. Ciò, per esempio, non deve accadere quando il soggetto in questione risulti essere beneficiario di incentivi o agevolazioni fissate dalla legge. Il chiarimento giunge dalla Ragioneria generale dello stato con la circolare del 24 settembre scorso, n. 27, avente a oggetto “Decreto ministeriale 18 gennaio 2008, n. 40, concernente «Modalità di attuazione dell’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, recante disposizioni in materia di pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni» – Ulteriori chiarimenti”. Punto focale della circolare è di fatto l’art. 2 del decreto, il quale dispone che i soggetti pubblici, prima di effettuare il pagamento di un importo superiore a diecimila euro, procedono alla verifica dello stato di inadempienza del destinatario dal punto di vista del pagamento di tasse e contributi, inoltrando apposita richiesta a Equitalia, la quale controlla, avvalendosi del sistema informativo, se risulta un inadempimento a carico del beneficiario e ne dà comunicazione al soggetto pubblico richiedente entro i cinque giorni feriali successivi alla ricezione della richiesta. La circolare, spiega la Ragioneria, “attesa l’importanza e delicatezza sottese all’applicazione della disciplina recata dall’art. 48-bis del d.P.R. n. 602/1973 e dal d.m. n. 40/2008”, fornisce al sistema delle ragionerie del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ed ai revisori dei conti in rappresentanza del Ministero dell’economia e delle finanze presso enti ed organismi pubblici, “nuove indicazioni tese, da un lato, a dare soluzione alle ulteriori problematiche emerse in fase di applicazione dalle suddette disposizioni e, dall’altro, ad affrontare taluni aspetti critici concernenti il trattamento di eventuali irregolarità riscontrate dai soggetti preposti al controllo di regolarità amministrativo-contabile”. Da quest’ultimo punto di vista, la circolare, in attesa della messa a regime di una procedura telematica di scambio delle informazioni tra le p.a. e l’agente della riscossione, prevede un iter “morbido” relativamente alla segnalazione da parte degli organismi di controllo amministrativo-contabile di avvenuti pagamenti da parte delle p.a. a soggetti non aventi titolo, in quanto appunto in stato di inadempienza nei confronti di Equitalia. L’iter prevede una richiesta scritta o per posta elettronica certificata a Equitalia; la risposta da parte di quest’ultima direttamente all’amministrazione interessata; l’obbligo da parte di questa o degli organismi di controllo di segnalare alla Corte dei conti che il pagamento è stato irregolare. Da sottolineare che in assenza di comportamenti attivi da parte della p.a., sul fronte della segnalazione alla magistratura contabile, i soggetti preposti al controllo di regolarità amministrativo-contabile dovranno notificare la cosa alla magistratura stessa.
Pagamenti della p.a., blocchi soft
L’iter non deve essere stoppato in caso di incentivi previsti dalla legge. Una procedura ad hoc per segnalare irregolarità alla Corte dei conti. I chiarimenti in una circolare della Ragioneria sui pagamenti over 10.000 euro a soggetti non in regola con tasse e contributi
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