Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato un documento che introduce nuove indicazioni sul trattenimento in servizio del personale pubblico, sia dirigenziale che non. Questa misura è pensata per consentire alle amministrazioni di trattenere dipendenti con competenze strategiche per esigenze di tutoraggio, affiancamento ai neoassunti o per affrontare necessità organizzative non altrimenti gestibili.
Tuttavia, il trattenimento è limitato a chi non abbia superato i 70 anni e non potrà riguardare più del 10% delle capacità assunzionali previste dalla normativa vigente. Restano esclusi da questa possibilità i magistrati, le forze armate, le forze di polizia e i vigili del fuoco.
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Le misure nel dettaglio
Il documento assegna alle amministrazioni pubbliche piena discrezionalità nella decisione di avvalersi di questa possibilità, senza alcun automatismo per i lavoratori.
La scelta deve basarsi su criteri rigorosi: il personale trattenuto deve aver ottenuto valutazioni eccellenti o ottime, e la durata del trattenimento sarà definita in base alle specifiche esigenze funzionali, sempre nel rispetto delle pianificazioni annuali e pluriennali dell’amministrazione. Inoltre, è richiesto il consenso dell’interessato, ma non è prevista alcuna procedura di interpello, lasciando quindi la decisione nelle mani dei vertici amministrativi.
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Personale già cessato
Un aspetto fondamentale è che questa disposizione non prevede il richiamo in servizio di personale già cessato, distinguendosi nettamente dalle precedenti normative in materia. L’obiettivo principale è quello di garantire continuità operativa e qualità nei servizi pubblici, evitando la dispersione di competenze preziose, pur restando all’interno di un quadro regolatorio chiaro e limitato.
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