Una corsia preferenziale per assumere i vincitori di concorso in attesa di essere assunti dalla p.a. La buona notizia per l’esercito dei circa 3 mila aspiranti dipendenti pubblici potrebbe arrivare dalla ddl delega di riforma della p.a. da oggi al voto dell’aula del senato (l’ok dovrebbe arrivare mercoledì).
A prevedere l’ipotesi di introdurre misure ad hoc per accelerare l’assunzione dei vincitori in attesa è un emendamento presentato dal senatore Pd Vincenzo Cuomo.
La proposta di modifica, giunta ormai alla quarta riformulazione in modo da renderla più digeribile da parte della commissione bilancio, stabilisce «l’introduzione di norme transitorie finalizzate esclusivamente all’assunzione di vincitori di procedure selettive pubbliche» qualora vi siano graduatorie approvate e pubblicate alla data di entrata in vigore della legge delega.
«Abbiamo necessità e urgenza di garantire rapidamente l’assunzione di migliaia di vincitori di concorso che, dopo anni, attendono con speranza un diritto finora negato», ha spiegato il senatore Cuomo. Anche se, a dir la verità, una corsia preferenziale per i vincitori è già prevista dalla legge di stabilità 2015 (legge 190/2014) che consente a regioni ed enti locali di continuare a scorrere le graduatorie nonostante il blocco imposto per assorbire gli esuberi delle province.
L’emendamento Cuomo però metterebbe gli enti pubblici nelle condizioni di predisporre norme ad hoc per le assunzioni, cristallizzando le graduatorie in modo che tutte quelle approvate alla data di entrata in vigore della riforma di Marianna Madia (e tuttora vigenti alla data di approvazione del dlgs attuativo sul riordino del lavoro pubblico che dovrà vedere la luce entro un anno dal varo della delega) possano giustificare una ragionevole aspettativa di assunzione.
Sulla validità delle graduatorie, com’è noto, grava da sempre grande incertezza, visto che di anno in anno c’è bisogno della solita proroga per tenerle in vita. Quest’anno, il decreto Milleproroghe, storicamente deputato a ospitare questi e altri rinvii, è rimasto in silenzio sul punto per la semplice ragione che nel 2013 (con il decreto legge 101), l’ex ministro della funzione pubblica Gianpiero D’Alia aveva disposto uno slittamento triennale, allungando al 31 dicembre 2016 la validità delle graduatorie.
Ora si chiede qualcosa di più, sottolinea Cuomo, «sempre però nel rispetto dei limiti di finanza pubblica vigenti». La proposta, come detto, parla di «norme transitorie finalizzate esclusivamente all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici». Diversi potrebbero essere gli scenari aperti da quest’emendamento, dall’allargamento delle maglie del turnover alla spinta ai prepensionamenti.
Intanto si attendono i dati definitivi sui vincitori di concorso in attesa di assunzione: le amministrazioni hanno ancora tre giorni di tempo (fino al 30 aprile) per comunicare le informazioni sulle graduatorie alla Funzione pubblica utilizzando la piattaforma raggiungibile sul sito www.monitoraggiograduatorie.gov.it. Sulla base dei dati inviati dagli enti pubblici, palazzo Vidoni realizzerà un report che dovrà essere pubblicato entro il 31 maggio.
Solo allora si saprà se i vincitori di concorso in attesa di collocamento sono ancora 3 mila o se, come probabile, il loro numero è cresciuto, assieme a quello degli idonei (80 mila secondo i dati ufficiali, ma come ammesso dalla stessa Funzione pubblica, destinati a essere quasi il doppio, si veda ItaliaOggi del 3/1/2015).
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