Gli oneri relativi allo svolgimento delle elezioni amministrative fissate per il 26 e 27 maggio, sono quasi tutti a carico delle amministrazioni interessate. Allo Stato competono solo alcune spese, tra cui quelle legate all’invio postale delle cartoline/avviso agli elettori residenti all’estero e una quota degli onorari dei componenti dei seggi elettorali. Ai presidenti, infatti, spetteranno 150 euro (30 a carico dello Stato), mentre agli scrutatori e ai segretari di seggio andranno 120 euro (24 a carico dello Stato). Queste alcune delle indicazioni che il Dipartimento della Finanza Locale del Ministero dell’Interno ha messo nero su bianco nella circolare n.7 diffusa in questi giorni in relazione alla competenza degli oneri riferiti alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio (con eventuale turno di ballottaggio il 9 e 10 giugno). Una tornata elettorale che vedrà coinvolte circa 700 amministrazioni comunali, tra cui Roma. Le spese a carico dello Stato saranno anticipate sempre dai comuni e rimborsate successivamente dalle Prefetture.
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