Ordinanze dei sindaci, il ritorno

Il Ministro Maroni annuncia la presentazione per fine luglio di una norma rispettosa dei dettami della Consulta. Alemanno: fare presto. Sicurezza, polemiche dopo la manovra correttiva

l 11 Luglio 2011
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Presto verrà presentata in Consiglio dei Ministri una proposta di legge per reintrodurre la possibilità per i sindaci di emettere ordinanze, lo ha annunciato il Ministro dell’interno, Roberto Maroni, intervenuto venerdì scorso a Gardone Riviera, alla sottoscrizione del patto per la sicurezza dell’area del Lago di Garda. “Entro fine luglio verrà portata in Consiglio dei Ministri una proposta che mette ordine nella sicurezza urbana – ha detto il Ministro parlando dal palco – e che vede il coinvolgimento dei sindaci attraverso il potere di emettere ordinanze. C’era già una norma del genere ma è stata cassata dalla Corte costituzionale. Tuttavia l’esperienza avuta è stata positiva e quindi proporremo la reintriduzione del potere di ordinanza nella cornice delle indicazioni della Corte costituzionale”. “Trovo molto giusta la posizione espressa dal Ministro dell’interno, Roberto Maroni, in merito alla necessità di superare i vincoli espressi dalla Consulta e reintrodurre nell’ordinamento il potere di ordinanza per i sindaci”, afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Anche l’esperienza di Roma – prosegue – a supporto di quanto affermato dal Ministro, è stata positiva per quanto riguarda l’impatto delle ordinanze. Tuttavia, esorto il Governo a far presto poiché questa incertezza legislativa sta creando notevoli problemi sul territorio”. A proposito della manovra correttiva, invece, Maroni si è detto convinto del fatto che il Patto di stabilità possa essere migliorato. “Il Patto di stabilità può essere migliorato e aggiornato per farlo diventare più intelligente ed equo. Penso che un miglior coordinamento tra gli enti locali è sufficiente per aumentare il controllo del territorio”. “Lo stesso Presidente del Consiglio ha detto che si può intervenire per modificare la manovra, rispettando i tagli complessivi – ha aggiunto il Ministro Maroni a margine della sigla del patto – il Governo si impegni ad ascoltare gli enti locali, ad aprire il confronto e a chiuderlo rapidamente”. Ma la manovra resta un nervo scoperto per gli operatori della sicurezza. “Ancora una volta la manovra finanziaria non riserva nulla di buono agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, vittime sacrificali di un Governo insensibile alle reali esigenze delle sue energie migliori, anche quando si espongono a sassaiole eversive”, dicono in una dichiarazione congiunta il segretario generale Siap Giuseppe Tiani e il segretario nazionale Anfp Enzo Letizia. “Ci domandiamo – sottolineano – che fine abbia fatto la richiesta di Maroni di un miliardo per la sicurezza: ora garantire i servizi quotidiani sarà un reale problema, mezzi vetusti, distributori benzina chiusi, innalzamento dell’età media dei poliziotti, missioni senza fondi sono solo la punta dell’iceberg della crisi che sta vivendo il sistema sicurezza”. Inoltre, “la proroga del blocco dei trattamenti economici, comprese le indennità accessorie fino al 2014, penalizzano i poliziotti oltre misura senza riconoscere che essi svolgono un lavoro speciale che li espone quotidianamente a gravi rischi”. Il Governo, continuano i sindacalisti, “usa le forze dell’ordine solo per rinverdire la propria immagine in affanno lasciando gli uomini e le donne della sicurezza senza mezzi e riconoscimenti a lottare contro la criminalità di ogni genere. L’ultima offesa arriva con l’anticipazione dal 2015 al 2014 del differimento di tre mesi per il collocamento a riposo d’ufficio per raggiunti limiti di età”. E concludono: “Il Paese ci chiede presenza, lo Stato ci sollecita professionalità, i cittadini richiedono generosità: ma chi è disposto, tra gli scranni della politica, a farsi carico delle nostre esigenze? L’azione del sindacato, in mancanza di risposte certe, non potrà che essere durissima”. Intanto oggi pomeriggio si terrà la riunione di un gruppo di lavoro della Lega per stilare delle proposte riferite alla manovra. Lo ha annunciato lo stesso ministro dell’Interno. “La riunione avverrà lunedì pomeriggio – ha detto – e il gruppo di lavoro definirà delle proposte complessive, migliorative di ciò che è contenuto nella manovra”.

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