Segnaliamo la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 2024, del D.P.C.M. del 28 marzo 2024, n. 77 recante il “Regolamento per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici”.
>> IL TESTO INTEGRALE DEL D.P.C.M. 28 MARZO 2024, n. 77.
I contenuti del provvedimento
Il DPCM regola il funzionamento e i criteri e le modalità di riparto del Fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2022 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento Casa Italia, destinato al finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici, che ha una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.
Gli obiettivi
Il fondo risponde alla necessità di finanziare la progettazione di interventi per il recupero della funzionalità del reticolato idrico, quali misure di contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, per il riparto delle risorse fra le Regioni si è quindi fatto riferimento agli indicatori di cui al DPCM 5 dicembre 2016. Sono ammesse le progettazioni relative ad interventi esclusivamente pubblici e i criteri di priorità indirizzano le risorse verso le aree particolarmente vulnerabili per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei beni e delle attività produttive.
La graduatoria
La graduatoria delle progettazioni da finanziare spetta a ciascuna Regione sentite le ANCI e le UPI regionali.
L’art. 5 stabilisce che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del regolamento, ciascuna Regione e Provincia autonoma, sentite le ANCI e le UPI regionali e, per quanto di competenza, i consorzi di bonifica, predisponga un elenco delle progettazioni e le inserisca in una apposita sezione separata del Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo (ReNDIS-web) in ordine di graduatoria, secondo i criteri di priorità indicati all’allegato 2.
L’attuazione degli interventi di progettazione spetta ai Presidenti delle Regioni, in qualità di commissari di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico.
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