Arriva anche la «sanzione reputazionale» per i politici e i vertici delle società partecipate che non pubblicano i dati sui loro redditi e patrimoni. A stabilirla è l’Anac, che ha annunciato l’avvio della pubblicazione dei nomi di chi non ha trasmesso alla propria amministrazione i dati necessari a rispettare gli obblighi di trasparenza fissati dai decreti attuativi della legge Severino. In base al Dlgs 33/2013, i componenti degli «organi di indirizzo politico» pubblicano sul sito istituzionale dell’ente atti di nomina e curricula, ma anche i compensi connessi all’assunzione della carica e quelli connessi ad eventuali altri ruoli di coperti, le dichiarazioni dei redditi e quelle sulla propria situazione patrimoniale.
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