Ok del Cdm allo sblocco degli stipendi

Il Cdm ha approvato in via definitiva un regolamento che unifica i due regolamenti approvati in via preliminare dal Cdm del 22.1.2013 su riordino del sistema di reclutamento e formazione dei dipendenti pubblici e sul corso/concorso per funzionari e dirigenti pubblici

25 Marzo 2013
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Giovedì scorso il Consiglio dei ministri ha prospettato di cominciare l’iter riguardante il regolamento di contenimento delle spese del pubblico impiego, dunque sembrano aprirsi degli spiragli per uno sblocco degli stipendi dei dipendenti pubblici nel 2014. Secondo Palazzo Chigi il prossimo governo, così facendo, dovrebbe avere la possibilità di scegliere la proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali portando a conclusione la procedura del regolamento, come stabilito dal decreto legge 98 del 2011; oppure di trovare una copertura differente e così scongiurare il blocco delle progressioni per il 2014 e degli automatismi retributivi nel pubblico impiego.
È stato approvato, sempre in ambito di pubblico impiego, in via definitiva un regolamento che mette in atto la legge n. 135 del 2012 (spending review) proveniente dalla fusione dei due schemi di regolamento in materia di riordino del sistema di reclutamento e formazione dei dipendenti pubblici da parte delle scuole pubbliche di formazione e di disposizioni per il corso/concorso per funzionari e dirigenti pubblici.
Tra le novità principali; si occuperanno del reclutamento e della formazione dei dipendenti la Scuola superiore della p.a. insieme all’Istituto diplomatico “Mario Toscano”, la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, la Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno, la Scuola di formazione e perfezionamento del personale civile della difesa e la Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche, che insieme formano il Sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica. 
Ogni anno il dipartimento della funzione pubblica creerà il “Piano triennale previsionale di reclutamento di dirigenti e funzionari nelle amministrazioni dello stato anche a ordinamento autonomo e negli enti pubblici nazionali”. Il reclutamento dei funzionari e dei dirigenti nella amministrazioni statali, pure a ordinamento autonomo, e negli pubblici non economici, si verificherà per metà dei posti con il sistema unico di reclutamento; la finalità è concentrare, semplificare e rendere più economiche le modalità concorsuali, assicurare l’eccellenza dell’attività formativa generale, articolare i corsi di formazione in maniera da garantire il più alto livello di specializzazione professionale degli allievi, sottoporre l’assunzione degli allievi al superamento di prove valutative che garantiscano la reale selezione dei più meritevoli.
Per partecipare al corso/concorso chi vuole diventare funzionario dovrà essere in possesso della laurea specialistica – magistrale o diploma di laurea per i candidati non dipendenti pubblici e laurea triennale per i dipendenti pubblici; svolgere nove mesi di corso di cui i primi sei di formazione generale e i successivi tre mesi di formazione specialistica svolta presso le amministrazioni di destinazione degli allievi; mentre per i dirigenti, il corso sarà di otto mesi più quattro di formazione specialistica.

>> Leggi il comunicato stampa del Governo.

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