Oggi si saprà quanto il governo sarà stato disponibile a recepi-re della protesta. Il giorno dopo lo sciopero generale, che ha sancito l’unità sinda-cale contro il governo Mon-ti (anche per le prossime azioni di protesta) vengono depositati in commissione le modifiche su Ici, pensioni, scudo fiscale. In attesa del via libera per l’Aula della manovra, da parte delle commissioni Bilancio e Fi-nanze della Camera. Il pre-sidente del consiglio e mini-stro dell’economia, Mario Monti, parteciperà ai lavori delle commissioni nel primo pomeriggio. Saranno i rela-tori a depositare gli emen-damenti con le novità attese su Imu, pensioni, province e tagli agli stipendi dei par-lamentari. Tra le ipotesi cir-colate anche il possibile scambio sullo Scudo tra il mantenimento della garan-zia dell’anonimato e l’acqui-sto di Btp decennali ad un tasso del 2,5-3 per cento, fino all’intero ammontare del capitale scudato. Lo ha riferito il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, il leghista Giancarlo Giorgetti illu-strando il nuovo calendario dei lavori che prevede l’ap-prodo in aula del testo per domattina. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ci spera: «Introdurre elementi di gradualità nella riforma delle pensioni; compiere uno sforzo ulteriore contro l’evasione fiscale, abbassan-do anche il tetto per i paga-menti in contanti; fare chia-rezza tra immobili di culto e commerciali appartenenti alla chiesa e su questi ultimi imporre il pagamento dell’I-ci». Voterà comunque la manovra. La stagione degli scioperi è soltanto all’ini-zio. Susanna Camusso, se-gretario generale della Cgil, è stata chiara: «Non è detto che sia finita e che lo scio-pero di oggi sia l’unico». E da oggi «bisogna ricomin-ciare a costruire un cammi-no unitario con gli altri sin-dacati». Ma come è riuscito, Monti, nel miracolo di ri-mettere tutti insieme i sin-dacati? «Pagano molto di più i redditi medio bassi e individuali. Pagano quelli che denunciano tutto e non chi ha di più». Il sostegno più convinto è quello di To-nino Di Pietro: «Uno scio-pero sacrosanto», ha grida-to, «così pagheranno i pen-sionati, ma non l’ex presi-dente del consiglio, e nem-meno gli evasori fiscali che, a forza di non essere mai puniti, hanno quadruplicato in trent’anni i loro furti». Senza correzioni da parte dell’Idv sarà un no definiti-vo alla manovra in parla-mento, anche se ci sarà la fiducia. E la Lega si sentirà meno sola all’opposizione. Sul fronte opposto i più convinti sul sì alla manovra restano i centristi: il segreta-rio Udc Lorenzo Cesa dà per scontato il voto di fidu-cia. C’è un clima avvelena-to. Il ministro della Giusti-zia, Paola Severino e il sin-daco di Roma, Gianni Ale-manno hanno ricevuto dei proiettili in busta chiusa ri-vendicati da sedicenti nuove Br. Solidarietà.
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