“Noi sindaci oggi chiediamo soprattutto rispetto. Non siamo più disposti a prenderci colpe che non ci appartengono. Saremo i primi a denunciare abusi e corruzione, ma siamo stanchi di diventare il capro espiatorio di ogni situazione possibile” spiega il presidente dell’Associazione dei Comuni, Antonio Decaro.
Oggi sarà consegnata simbolicamente ai rappresentanti del Governo e a tutti i membri del Parlamento una penna. “La famigerata arma del reato – spiega Decaro – con cui ogni giorno i sindaci firmano decine di atti, consapevoli che ognuno di questi può trasformarsi in un avviso di garanzia. Chiediamo di essere trattati dall’ordinamento giuridico nello stesso modo in cui vengono considerate le altre cariche elettive. Non chiediamo esclusività ma uguaglianza e pari dignità. Andremo avanti fino a quando non ci ascolteranno. Vogliamo e dobbiamo farlo per noi, per i nostri colleghi che hanno pagato o pagano ingiustamente, per le migliaia di sindaci assolti, cui nessuno ha mai chiesto scusa”.
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