Nuovo codice appalti: dal 1° luglio scatta l’obbligatorietà della qualificazione delle stazioni appaltanti

Nel comunicato del 17 maggio 2023, ANAC afferma anche che dal 1° giugno si potrà presentare domanda di iscrizione all’elenco

Tommaso Broccoli 23 Maggio 2023
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ANAC, attraverso il comunicato del 17 maggio 2023, ha informato che dal prossimo 1° luglio la qualificazione delle stazioni appaltanti diventerà obbligatoria. Tale imposizione fa seguito all’entrata in vigore del nuovo codice appalti. Per favorire tale processo, già dal 1° giugno 2023 sarà possibile presentare ad ANAC la domanda di iscrizione all’elenco delle stazioni qualificate e delle centrali di committenza.

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Il contenuto del comunicato

Nel comunicato è illustrato come l’elenco in questione sarà aggiornato ogni 3 mesi al fine di permettere il continuo aggiornamento della platea dei soggetti abilitati a svolgere gare d’appalto in proprio o per conto di altre stazioni appaltanti. Secondo quanto riportato nel nuovo codice appalti per poter essere qualificati è necessario poter effettuare affidamenti di contratti di lavoro di importo superiore a 500mila euro, e di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti.
Il comunicato specifica anche che sono esclusi dall’iscrizione alla lista i soggetti iscritti di diritto quali Ministero delle Infrastrutture, Consip, Invitalia, Difesa e Servizi.

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Gli Appalti Pubblici dopo il nuovo Codice – Primo commento al D.Lgs. 31 marzo 2023, n.36

• Il regime transitorio• Il nuovo “Responsabile Unico di Progetto”• Le novità in tutto il ciclo dell’appalto• Le procedure sotto e sopra sogliaCon il D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023 è stato approvato il nuovo Codice dei contratti pubblici, emanato in attuazione della Legge delega n. 78/2022. Sia le innovazioni che le discontinuità rispetto al D.Lgs. 50/2016 sono significative e profonde. Pertanto, questo volume intende essere una GUIDA OPERATIVA, per un primo sicuro orientamento nella complessa e articolata disciplina DEL NUOVO CODICE, privilegiando una descrizione chiara, un linguaggio semplice e un approccio sistematico. Inoltre, questo nuovo Codice si presenta come il primo testo unico “autoapplicativo” essendo già incorporata nei suoi allegati la normativa di dettaglio di natura regolamentare. Nel manuale sono incorporati:• Box di sintesi su cosa cambia• Il testo integrale del nuovo codice 2023L’esigenza prioritaria di valorizzare gli appalti pubblici come leva strategica per la ripresa dell’economia, il rilancio degli investimenti e l’attuazione del PNRR, hanno condotto il legislatore ad un radicale mutamento di prospettiva nella regolazione della materia, orientandola verso i nuovi principi del “risultato”, della “fiducia” e dell’“accesso al mercato”.Il drammatico contesto economico-sociale, indotto prima dalla lunga pandemia e ulteriormente aggravato dal conflitto russo-ucraino, e la ineludibile necessità di garantire un’efficace e tempestiva ripresa, hanno anche richiesto la conversione di molte delle recenti misure emergenziali e transitorie in norme a “regime ordinario” (procedure di affidamento, tempi di espletamento dei procedimenti di aggiudicazione, rinegoziazione e revisione prezzi, soglie degli affidamenti diretti e procedure semplificate, ecc.).Alessandro MassariAvvocato specializzato in contrattualistica pubblica, direttore del mensile “Appalti&Contratti” e della rivista internet appaltiecontratti.it

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