In vista dell’attuazione della riforma della pubblica amministrazione, il Ministro della p.a. Marianna Madia ha firmato l’atto di indirizzo che l’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, dovrebbe seguire nelle trattative con i sindacati per la rideterminazione dei comparti di contrattazione e il conseguenza avvio della tornata contrattuale 2016-2018 relativa ai dipendenti pubblici.
Una proposta inviata dal Ministro Madia alla Conferenza delle Regioni, all”Anci e all”Upi e in cui si rende noto che l”Aran, con una nota del 10 febbraio, “ha informato che dal confronto con le parti sindacali emergono concrete possibilità che la trattativa si concluda in modo positivo”.
Il primo punto dell’atto prevede che vengano istituiti quattro distinti comparti di contrattazione: Sanità; Regioni e autonomie locali; Stato, Enti pubblici non economici e Agenzie fiscali; Scuola, Università, Ricerca e Afam, salvaguardano i settori che, per numero di addetto e amministrazioni, sono “caratterizzati da una spiccata specificità sotto i profili funzionale e professionale”.
La seconda indicazione ministeriale riguarda l’uniformità all’interno dei comparti; viene raccomandato, infatti, che la contrattazione all’interno del singolo comparto porti ad una disciplina dei rapporti di lavoro uniforme,“riconducendo, per quanto possibile, ad unitarietà la normativa contenuta nei diversi contratti collettivi nazionali riferiti ai dipendenti ricompresi nei suddetti comparti ed aree”. Laddove fosse necessario, sarà possibile prevedere una parte “comune” trasversale all’intero comparto e più parti “parti speciali o sezioni” volte a disciplinare quei rapporti che, per le loro peculiarità, necessitano di una distinta regolamentazione.
Il Ministro Madia inoltre, a proposito di dirigenza, indica che si dovrà prevedere la “collocazione del personale dirigente amministrativo, tecnico e professionale della sanità nel ruolo unico della dirigenza regionale con la conseguenza che lo stesso troverà una sua più coerente collocazione nell’area in cui saranno ricompresi i dirigenti amministrativi delle regioni”
Infine, per quanto riguarda lo snodo della rappresentatività, il Ministero demanda alla contrattazione la definizione di possibili criteri di aggregazione o riorganizzazione che rendano le risultanze degli ultimi dati rilevati maggiormente funzionali rispetto alla nuova impostazione di comparti e aree.
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