Un taglio di nove milioni al Comune di Genova, sulla scuola. La mannaia della manovra finanziaria si abbatte anche qui. «Saremo costretti a rivedere le esenzioni, non toccheremo però le tariffe delle mense», annuncia l’assessore comunale alla Scuola, Paolo Veardo. E intanto, negli asili nido comunali, ci saranno, da settembre, un’ottantina di posti in più, mentre calano di ottanta unità, le iscrizioni. Finora nulla è certo, ma l’assessore comunale al Bilancio Franco Miceli ha chiesto anche a Veardo di prepararsi al peggio. La manovra Tremonti farebbe passare da 29 a 20 milioni il borsino di Veardo, con conseguenze che si ripercuoteranno sugli “sconti” che il Comune concede alle famiglie che ne hanno i requisiti. «Non abbiamo ancora deciso nulla, dobbiamo avere prima delle certezze – frena Veardo – ma è evidente che non possiamo toccare la ristorazione che, da sola, ci costa 20 milioni di euro, ma ce ne fa ricavare 14. E poi il sistema tariffario era appena stato rivisto, lo scorso anno. Dovremo dunque pensare a rivedere le esenzioni». Per fare un esempio, se una famiglia con due figli, uno all’asilo nido e uno alla scuola materna, fino a oggi, pagava circa il 50% delle rette di entrambi, da settembre potrebbe vedere alleggerite le agevolazioni e dover pagare almeno il 75% della tariffa piena. «L’obiettivo di questa amministrazione è stato sempre quello di agevolare le famiglie e di privilegiare i servizi 0-3 per favorire l’occupazione femminile, che è un fatto, produce Pil. Ma questa manovra scellerata ostacola il nostri obiettivi e si abbatte sui cittadini», riflette l’asses-sore. Da settembre, però, i posti negli asili nido comunali cresceranno, dai 1893 dello scorso anno, di circa 80 unità. Oltre ai 533 creati nel corso dell’anno scolastico 2009-2010. Le nuove opportunità sono state ricavate tra aperture di nuove strutture e ampliamenti, questi ultimi finanziati grazie anche a un contributo regionale di 270.000 euro. Tre nuove aperture: il centro bambini (ovvero che aprirà solo al mattino) a Villa Stalder, di via Priaruggia, con 20 posti, una nuova sezione primavera al Peter Pan di via Sertoli nella municipio Media Val Bisagno con una decina di posti, e la nuova sezione lattanti (fino ai 12 mesi) che aprirà al nido Sarzano (inaugurato l’anno scorso) nell’omo-nima piazza in centro storico, con 12 posti. Una quarantina di nuove opportunità si apriranno per le famiglie anche dagli ampliamenti di strutture già esistenti: come all’Aquilone, di via San Marino a Granarolo e alla Nuvola di via Calamandrei a Voltri, rispettivamente con una decina di posti in più e al Gabbiano di Sestri (20 posti). Tutti disponibili già da settembre. «Abbiamo oramai ampiamente raggiunto l’obiettivo di Lisbona del 33% di accoglienza dei bambini – riflette Veardo – ma la manovra finanziaria ci preoccupa moltissimo perché colpirà inevitabilmente le famiglie». Calano però le iscrizioni ai nidi del Comune, dai 1500 dello scorso anno, saranno 1425 i bimbi che cominceranno l’asilo a settembre: gli uffici del Comune però spiegano che la flessione rimane nell’ambito di una variazione fisiologica. Anche se, però, l’anagrafe indica che i bimbi nati nel 2009 – quelli che vengono iscritti ai nidi da settembre – erano un centinaio di più rispetto all’anno precedente. Insomma, o i piccoli vengono tenuti a casa (e sembra più probabile) oppure ci si rivolge alle strutture private. «Avremo comunque, sicuramente, famiglie in lista d’attesa prima che il loro bimbo entri all’asilo nido – spiegano dagli uffici – ma siamo sicuri di riuscire nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico a soddisfare le richieste».
Nove milioni in meno per i nidi la scure di Tursi sulle esenzioni
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