La norma contenuta nel Decreto Enti Locali (d.l. 24 giugno 2016, n.113) in materia di spesa farmaceutica “pur nella sua finalità di accelerazione del procedimento, sembra poter determinare complessivamente il versamento di una somma diversa (inferiore o superiore) rispetto alla quota effettiva di competenza accertata, da parte delle aziende farmaceutiche che non presentino istanza di rettifica. In ordine a tale profilo appare utile acquisire la valutazione del Governo”.
Ad affermarlo per iscritto sono i tecnici di Camera e Senato nel dossier sul decreto 24 giugno 2016, n. 113, all’esame della V commissione di Montecitorio. “Con riferimento alla previsione che obbliga l’Aifa – proseguono i tecnici del servizio bilancio – a consentire l’accesso completo da parte delle aziende farmaceutiche, delle aziende della filiera distributiva e delle relative associazioni di categoria ai dati relativi alla spesa farmaceutica, andrebbe acquisita una conferma circa la non onerosità di tale previsione”.
“Andrebbero altresì esclusi – prosegue il dossier – effetti negativi di cassa connessi alla possibilità di utilizzo nel 2016 da parte delle Regioni e delle Province autonome delle risorse versate dalle aziende nell’esercizio in corso, anche in considerazione dell’entità delle risorse in questione”.
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