L’Unione europea deve rafforzare i suoi interventi in materia di clima, rifiuti e sicurezza delle sostanze chimiche, per dare vita ad un ‘New Deal verde‘ da qui al 2020. L’appello arriva dagli eurodeputati della commissione ambiente, in una relazione votata a larga maggioranza sul settimo programma d’azione sull’ambiente dell’Ue, che sarà adottato alla fine di quest’anno.
“Il settimo programma d’azione per l’ambiente – spiega l’eurodeputato francese dei popolari, Gaston Franco, relatore del testo – può servire come grande manifesto ambientale per l’Ue di fronte ai cittadini e al resto del mondo, fondamenta di un ‘New Deal verde’ in vista del 2020, che coniuga crescita verde e creazione di occupazione”. Secondo la relazione, l’Ue dovrebbe superare il suo target di riduzione delle emissioni del 20% al 2020 rispetto al 1990, sollecitando obiettivi vincolanti per la CO2, rinnovabili ed efficienza energetica, per il 2030.
Allo stesso tempo gli eurodeputati chiedono alla Commissione Ue di far rispettare le regole della direttiva quadro sull’acqua, visto che appena la metà (53%) dei corpi idrici europei risultano in buono stato di salute. Altro capitolo importante quello sui rifiuti, per i quali secondo gli eurodeputati occorre puntare ad un futuro a rifiuti zero, portando al minimo l’uso delle discariche. Quanto alle sostanze chimiche, l’Ue deve tenere presente la scadenza del 2018 per un ambiente non tossico, evitando il più possibile l’esposizione agli interferenti endocrini e ad altre sostanze chimiche nocive.
(Fonte: Eco dalle città)
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