Ammonta a 160 milioni di euro la cifra messa a disposizione dei Comuni per mutui concernenti la costruzione, ampliamento, ristrutturazione, efficientamento energetico e messa a norma di impianti sportivi, compresa l’acquisizione di aree e immobili funzionali alla realizzazione di strutture di impiantistica sportiva. È questo il centro di gravità del Protocollo d’intesa sottoscritto la corsa settimana da ANCI e Credito Sportivo, che permetterà alle Amministrazioni comunali, a partire dal prossimo 1 settembre, di attivare mutui a tasso agevolato per incentivare la promozione dell’attività sportiva nei territori attraverso l’impiantistica di base. Il protocollo, siglato dal presidente ANCI Piero Fassino e dal commissario straordinario del Credito Sportivo Paolo D’Alessio alla presenza del presidente CONI Giovanni Malagò, avrà durata biennale e proporrà alle amministrazioni (singole ma anche in Unione) mutui a tasso zero e a tasso agevolato che potranno essere utilizzati anche per l’acquisto di attrezzature e per la realizzazione di piste ciclabili.
La dotazione di risorse
“Si tratta di un accordo molto importante – ha affermato Piero Fassino – perché ha come prima finalità quella di favorire gli investimenti a partire dalle strutture sportive di base, dove si sviluppa associazionismo e parallelamente l’attività dei Comuni. I progetti – ha proseguito il numero uno di ANCI – si collocano nella strategia della riqualificazione urbana delle periferie già in atto e coinvolge anche i privati in azioni di partenariato con il pubblico”.
Nel dettaglio, la dotazione di risorse messe in campo dal Credito Sportivo mette in campo:
- 24 milioni di mutui per interventi realizzati dai Comuni fino a 5mila abitanti;
- 18 milioni di interventi nei Comuni medi (da 5 a 100mila abitanti) e dalle Unioni dei Comuni ;
- 18 milioni per i Comuni capoluogo.
Inoltre sono 60 i milioni di prestiti per progetti già cantierati su cui è possibile richiedere un mutuo fino al 31 dicembre di quest’anno.
Gli interessi
Con riferimento agli interessi “la quota sarà dello 0,70% e, cosa ancor più importante – ha sottolineato Fassino – sarà l’intervento del Credito Sportivo per quanto riguarda i mutui dei privati che saranno garantiti fino all’80% del valore. Questo libererà i Comuni dall’onere di concedere fideiussioni, spesso non rilasciabili per il limite all’indebitamente che gli enti hanno. In questo modo l’intervento del Credito Sportivo contribuirà a sbloccare e velocizzare molte opere, spesso bloccate da fideiussioni che i Comuni non possono concedere”.
Cosa devono fare i Comuni interessati?
I mutui previsti dal Protocollo avranno un’attivazione immediata e dal 1 settembre i Comuni interessati potranno inviare le loro richieste, che saranno precedute da una comunicazione a tutti gli ottomila Comuni italiani. “L’iniziativa si mutui – ha aggiunto e concluso il presidente ANCI – sarà accompagnata da una seconda azione contenuta nell’accordo ovvero l’avvio di una banca dati sull’impiantistica che ci darà un quadro nazionale sulle strutture e il loro grado di efficienza e qualità, al fine di un monitoraggio esaustivo che possa metterci nelle migliori condizioni possibili di tutto il processo presentato oggi”.
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