Modifiche al sistema di valutazione dei dipendenti pubblici

Riforma Pubblico impiego: il documento del Servizio Studi del Senato (Scheda di lettura del Senato)

13 Marzo 2017
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Il Servizio Studi del Senato ha pubblicato in data 9 marzo 2017 la scheda di lettura dello “Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell’articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124” sottoposto al parere della Camera.

In particolare, lo schema attua la delega di cui alla lettera r) del comma 1 dell’art. 17, che reca i seguenti principi e criteri direttivi:
semplificazione delle norme in materia di valutazione dei dipendenti pubblici, di riconoscimento del merito e di premialità;
• razionalizzazione e integrazione dei sistemi di valutazione, anche al fine della migliore valutazione delle politiche;
sviluppo di sistemi distinti per la misurazione dei risultati raggiunti dall’organizzazione e dei risultati raggiunti dai singoli dipendenti;
• potenziamento dei processi di valutazione indipendente del livello di efficienza e qualità dei servizi e delle attività delle amministrazioni pubbliche e degli impatti da queste prodotti, anche mediante il ricorso a standard di riferimento e confronti;
• riduzione degli adempimenti in materia di programmazione anche attraverso una maggiore integrazione con il ciclo di bilancio;
• coordinamento della disciplina in materia di valutazione e controlli interni;
• previsione di forme di semplificazione specifiche per i diversi settori della pubblica amministrazione. Il termine per l’esercizio della delega è diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delega, ossia il 28 febbraio 2017.

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Qualora (come nel caso in esame) il termine per l’espressione del parere sia successivo alla scadenza del termine per l’esercizio della delega, la scadenza medesima è prorogata di 90 giorni. In considerazione dell’imminente scadenza della delega, il testo in esame (A.G. 391), trasmesso alle Camere il 28 febbraio 2017, è stato assegnato alle competenti Commissioni parlamentari che sono in ogni caso tenute ad attendere, per esprimersi in via definitiva, i pareri della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.

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