Mobilità sostenibile: una dotazione di risorse per i Comuni
“Risulta necessario un approccio metodologicamente di medio e lungo periodo – ha evidenziato Dalla Pozza – in modo tale da poter programmare per tempo gli investimenti, anche mediante una dotazione certa di risorse per i Comuni, sia a livello di mobilità individuale sia di mobilità collettiva, il tutto con un approccio che sia tecnologicamente neutro. Ad oggi, infatti, non soltanto l’elettrico rappresenta quella che è la necessità di innovazione nel campo della mobilità sostenibile – ha proseguito l’assessore vicentino – ma può essere rappresentata anche dal gas e dall’idrogeno e da tutte le tecnologie che si rendono disponibili per rendere sostenibile la mobilità di spostamento. Per l’Italia il mix di fonti rinnovabili come di combustibili è legato alla tipicità dei territori e delle relative risorse”.
A questa necessità si accompagna anche l’esigenza di un “un robusto apparato normativo anche questo innovativo nei confronti delle diverse branche del trasporto pubblico locale (Tpl), della mobilità individuale e condivisa e della mobilità dolce, affinché – ha rimarcato – a ciascun mezzo corrisponda la possibilità di muoversi in sicurezza e con mezzi che siano appunto sostenibili”.
L’approccio integrato
“Infine – ha concluso Dalla Pozza – serve approccio integrato anche per quanto riguarda le reti infrastrutturali in modo tale dare pari opportunità a tutti di sviluppo a partire da tutti i privati e aziende che stanno investendo in innovazione tecnologica e verso le quali ANCI guarda con favore. È infatti aperto da giugno un bando che mira a qualificare le migliori soluzioni innovative sviluppate, tarate sui fabbisogni delle amministrazioni, per favorire un efficace incontro tra domanda e offerta”.
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