Amministrazione finanziaria e agenzia delle Entrate «stanno fattivamente collaborando alla predisposizione del decreto, consapevoli che le problematiche da risolvere, richiedono delicati approfondimenti tanto di ordine giuridico che gestionale. In particolare, si sottolinea la necessità, come enunciato nell’articolo 1 bis dell’articolo 31 del decreto legge n. 78 del 2010, che l’attuazione della norma garantisca il rispetto degli “equilibri programmati di finanza pubblica”». Il ministero dell’Economia assicura rispondendo a un’interrogazione proposta in commissione Finanze della Camera (primo firmatario Maurizio Fugatti della Lega Nord), di essere a lavoro sulle compensazioni delle cartelle esattoriali con i crediti maturati, per forniture e appalti, nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del servizio sanitario nazionale. Compensazioni che sarebbero in teoria realizzabili dal 1° gennaio 2011, ma che attendono ancora il decreto attuativo. Un decreto “a rischio” per le complessità della disciplina tracciata dal Dl 78/10, come già segnalato dal Sole 24 Ore il 24 febbraio. Nell’interrogazione parlamentare se ne sottolineano in particolare due: una prima criticità, legata alla certificazione del credito che l’impresa deve ottenere dallo stesso ente debitore; la seconda connessa al fatto che la compensazione è possibile solo con debiti iscritti a ruolo, vale a dire per somme già gravate da interessi e sanzioni e, perciò, maggiorate di una percentuale che può arrivare fino al 30 per cento. Intanto, per quanto riguarda il fronte delle compensazioni tributarie si attende a giorni la circolare delle Entrate che dovrà fornire i chiarimenti operativi in vista della scadenza del 16 marzo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento