Nei piccolissimi comuni non c’è conflitto di interessa che tenga. Non ci sarà più incompatibilità tra la carica di sindaco o consigliere e quella di titolare o amministratore di una società partecipata dall’ente, se il municipio non supera i 3 mila abitanti e la partecipazione è inferiore al 3%. La legge 26/2/2011 n.10, di conversione del dl milleproroghe (n.225/2010), varata definitivamente dall’aula del senato il 26 febbraio e pubblicata lo stesso giorno sulla G.U. n. 47, fa tirare un sospiro di sollievo ai tanti piccoli comuni, soprattutto di montagna, che detengono quote a volte irrisorie nelle società di utility da cui si riforniscono di energia elettrica e termica (soprattutto da fonti rinnovabili). Una volta deciso di rinviare al 31 dicembre 2013 il termine entro cui tutti i comuni sotto i 30 mila abitanti dovranno mettere in liquidazione le società o cederne le partecipazioni, non avrebbe avuto senso mantenere in vita la causa di incompatibilità prevista dal Tuel (art.63). Una disposizione abnorme per i mini-enti che detengono quote irrisorie nelle aziende di servizi pubblici locali. Tra le tante novità per le autonomie, contenute nella legge 10/2011 (su cui l’Anci ha messo a punto una nota di lettura disponibile sul sito www.anci.it) e riassunte nelle tabelle in pagina, si segnala anche la ciambella di salvataggio lanciata agli enti parco che fino a fine anno resteranno al riparo dalla tagliola che invece colpirà i consorzi di funzioni tra enti locali. Per rilanciare la negoziazione del patto di stabilità su base regionale (una chance che fino ad oggi è stata accolta piuttosto tiepidamente dai governatori) viene ridefinita la procedura attraverso cui le regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico a fronte di una corrispondente riduzione del proprio obiettivo. Viene fissata una data precisa, il 15 settembre di ciascun anno, entro cui gli enti dovranno comunicare ad Anci, Upi, regioni e province autonome l’entità dei pagamenti da effettuare nel corso dell’anno. Entro il 31 ottobre i governatori dovranno trasmettere al Mef i dati occorrenti a verificare il mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica. Buone notizie anche sul fronte dell’emergenza immigrati. Gli sportelli unici per l’immigrazione e gli uffici delle questure non subiranno tagli agli organici e potranno continuare a lavorare a pieno regime per far emergere il lavoro irregolare. La proroga di un anno dei rapporti a tempo determinato è stata decisa dal ministro dell’interno, Roberto Maroni e inserita nella legge 10. Infine, nei territori abruzzesi colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009, la riscossione delle tasse slitta al 31 ottobre 2011 e si rimette a un successivo dpcm la scelta su come e quando l’erario riprenderà a riscuoterle.
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