La Provincia di Milano ha prodotto un protocollo antismog e lo ha proposto oggi ai sindaci dell’area di riferimento. Non ancora approvato, il documento è stato generalmente accolto come “base condivisa” su cui ogni amministrazione presenterà le sue osservazioni. A farne sintesi sarà la “cabina di regia” che si riunirà a partire dalla prossima settimana. La riunione sull’emergenza inquinamento ha già introdotto una modifica al testo: nessuna misura scatterà dopo 7 giorni di superamento di 75 microgrammi al metrocubo di pm10, ma solo dopo 10 giorni di sforamento del limite di 50 microgrammi.
“Una riunione positiva – commenta l’Assessore all’ambiente della Provincia, Cristina Stancari – che finalmente ha prodotto una base condivisa su cui potremo lavorare insieme. Ogni sindaco si confronterà con la propria giunta e il proprio Consiglio comunale e presenterà le sue osservazione. Mercoledì la prima riunione della cabina di regia, a cui in molti hanno chiesto di partecipare, che potrà portare a un protocollo con regole definite e accolte da tutti”. Nessun voto dunque oggi sul testo, dopo che diversi Sindaci e assessori hanno chiesto di poterne discutere con il proprio esecutivo e maggioranza. Più pronti ad aderire a tutti i punti previsti come misure antismog i comuni della prima cintura, come Sesto e Cinisello, che hanno rinnovato al Comune di Milano, presente l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, la richiesta di non procedere con iniziative isolate.
Più in difficoltà i rappresentanti dei comuni di seconda e terza fascia, soprattutto i più piccoli. “Non abbiamo voluto votare oggi – ha spiegato l’Assessore alla mobilità di Melzo, Piercarlo Bianchi – non perché contrari al documento, anzi, ma perché è necessario che sia ben definito, sia vincolante e dia una responsabilità ad ogni amministrazione. E non serve bloccare le auto senza che ci siano insieme interventi strutturali come lo sviluppo del trasporto pubblico”. “Una iniziativa lodevole, ma improvvisata, per la situazione di emergenza – ha commentato l’assessore Giovanni Lami, in rappresentanza del comune di Magenta – È bene che il protocollo sia stato accolto da tutti come base di un lavoro, che la cabina di regia si farà carico di portare avanti. Così avremo una soluzione definitiva che possa durare a lungo”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento