Solidarietà ed impegno concreto da parte della Commissione europea ma anche maggiore assunzione di responsabilità in materia di migrazioni da parte dei singoli stati. Queste alcune delle conclusioni dell’ultimo vertice UE.
Nell’ultimo vertice UE del 24 e 25 ottobre si è discusso a lungo sul tema dell’immigrazione. Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio europeo, ha annunciato che il vertice di giugno 2014 varerà un approccio a lungo termine sulle politiche dell’immigrazione.
Intanto la Commissione europea ha istituito una task force per esaminare la questione e sta incrementando i finanziamenti destinati a Frontex, l’agenzia europea incaricata del pattugliamento delle frontiere. Alcuni Paesi UE hanno offerto un forte sostegno.
Il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta si è detto soddisfatto dalle conclusioni del vertice: “Dopo molti anni di mancanza di attenzione, il tema dell’immigrazione diventa una questione europea. L’Italia fa la sua parte ma servono risposte concrete dall’Europa, che finalmente stanno arrivando.”
Parlando in occasione di un evento a Rimini domenica 27 ottobre, il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti ha dichiarato: “La Commissione ha preso impegni concreti per sviluppare la ricerca e la capacità di soccorso per aiutare i migranti in mare e per salvare vite umane. Questo è lo scopo del nuovo sistema che entrerà in vigore il 2 dicembre, data del prossimo vertice UE.”
In un articolo pubblicato il 26 ottobre scorso su “Il Messaggero” e “Il Mattino”, la Commissaria per gli Affari interni europei Cecilia Malmström, ha sottolineato che l’emergenza immigrazione richiede risposte immediate da parte dell’Unione ma anche dai singoli Stati membri che hanno il dovere di monitorare i loro confini e soccorrere le imbarcazioni in difficoltà nel rispetto delle norme europee. La Commissaria Malmström ha poi aggiunto: “Fra il 2007 e il 2013 l’Italia in particolare, ha ricevuto dall’Unione europea 478 milioni di euro per gestire i flussi migratori e le richieste di asilo e nonostante i paesi del Mediterraneo subiscono maggiore pressione, la maggior parte delle richieste di asilo(il 70% nel 2012) è gestita da altri Stati membri. Quindi è necessario migliorare la gestione dei flussi migratori e delle richieste di asilo a livello nazionale e rafforzare le misure europee.”
Secondo la Commissaria è inoltre importante “intensificare la cooperazione con i paesi d’origine e aprire più canali per la migrazione regolare, rilasciando visti umanitari o dando la possibilità di chiedere asilo nei consolati dei paesi dell’UE.” Ha aggiunto che i paesi con meno pressione migratoria devono aiutare di più accogliendo migranti e rifugiati.
In conclusione, la riunione del Consiglio europeo appena conclusasi ha offerto un’occasione per mostrare che l’Unione europea si fonda su solide basi di solidarietà e sostegno fra i paesi membri e che soluzioni a lungo termine sono possibili.
(Fonte: Commissione europea)
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