Nel testo si legge che “La misura ha degli effetti positivi rilevanti e diretti sia sulla strategia energetico-ambientale, tesa alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni connesse alla produzione di energia, sia sulla crescita produttiva e occupazionale. Sotto il primo profilo, la promozione dell’efficienza energetica si conferma infatti il modo più economico e sostenibile per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e diversificazione verso le fonti rinnovabili. Raggiungere gli stessi obiettivi attraverso la crescita della produzione da fonti rinnovabili è molto più costoso e richiede incentivi pubblici (soprattutto per alcune tecnologie del settore elettrico) decisamente più onerosi, a carico delle bollette elettriche. Dunque, sostenere il risparmio energetico negli usi finali di energia, segnatamente del settore residenziale, rappresenta lo strumento più virtuoso per raggiungere gli stessi risultati. Le attuali detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico – introdotte per la prima volta dalla legge finanziaria per il 2007 – verrebbero a scadere al 31.12.2011 e coprono interventi su edifici, come sostituzione di caldaie e infissi, installazione di pannelli solari per acqua calda, isolamento di tetti e pareti, coperture termiche”
Per questi interventi, è possibile detrarre la spesa sostenuta in dieci rate (per gli interventi eseguiti prima del 2011, era cinque rate), fino a un tetto massimo di spesa, differenziato per categoria di intervento.
La nuova proposta normativa contiene degli elementi di continuità, per dare slancio al settore, ma anche elementi di innovazione, in modo da contenere il costo della misura:
- si considerano ammessi gli stessi interventi oggi oggetto di detrazione, in modo da fare riferimento ai decreti di attuazione tecnica già emanati e non provocare discontinuità o blocchi;
- la percentuale massima della detrazione scenderebbe dal 55% al 52% dal 2012, per effetto delle riduzioni lineari introdotte dal decreto-legge 98/2011 come anticipate dal decreto-legge 138/2011;
- la percentuale della detrazione ammessa sarebbe differenziata per tipo di interventi, a seconda del grado di complessità e della riduzione dei costi delle tecnologia registrata in questi anni, scendendo in alcuni casi al 41% (ossia, solo poco più elevata della detrazione del 36% prevista per le “normali”ristrutturazioni edilizie);
sono stati introdotti parametri di spesa specifica, prima non previsti (non più di tot euro/m2 di pannello solare, non più di tot euro/kW della caldaia, ecc.), in modo da rendere la misura più efficiente.
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