Segnaliamo la recentissima e rilevante pronuncia del TAR Sicilia-Catania (Sez. I), del 5 settembre 2024, n. 2978 relativa alla legittimazione dei consiglieri e degli assessori comunali ad impugnare le delibere della giunta municipale.
Spiegano i giudici amministrativi catanesi che “la legittimazione a ricorrere (nel caso di specie del consiglio comunale e dei singoli consiglieri) può predicarsi solamente nell’ipotesi in cui gli atti di un organo di governo del Comune siano idonei ad incidere sulle competenze riservate ad un altro organo e quest’ultimo sia stato escluso dal circuito procedimentale di verifica della legittimità e opportunità di tale determinazione, venendo, in sostanza, esautorato ab externo delle competenze (delineate dalla legge o dallo statuto) ad esso riservate”.
In ulteriore istanza i giudici confermano l’orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa per cui la legittimazione a ricorrere dei consiglieri e degli assessori comunali avverso gli atti adottati dal consiglio e della giunta comunale sussiste nei ristretti limiti tracciati dalla lesione dello “ius ad officium”.
>> IL TESTO DELLA SENTENZA DEL TAR SICILIA-CATANIA (SEZ. I), 5 SETTEMBRE 2024, n. 2978.
>> PER APPROFONDIRE: Il diritto dei consiglieri comunali di impugnare le deliberazioni consiliari: i limiti e le condizioni.
Il Vademecum dell’Amministratore locale
Il Vademecum, in maniera sintetica ma organica, illustra le principali funzioni di competenza di sindaco, giunta e consiglio, gli strumenti a loro disposizione e le ipotesi di responsabilità in cui gli stessi possono incorrere.L’attenzione è posta alle corrette regole di funzionamento degli organi collegiali, anche quando siano svolte in video- conferenza: ruolo del presidente del consiglio, modalità di convocazione, deposito degli atti, pareri preventivi, sedute di prima e seconda convocazione, numero legale, disciplina degli interventi in consiglio e verbalizzazione. Sono poi passate in rassegna le prerogative dei consiglieri comunali: diritto di iniziativa, diritto di accesso, atti di sindacato ispettivo (mozioni, interrogazioni ed interpellanze). Per quel che riguarda lo status degli amministratori locali, vengono analizzati i temi dei permessi (alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2024) e delle aspettative, delle indennità di carica, degli oneri previdenziali, dei rimborsi per le missioni e le spese di viaggio, dell’assicurazione per i rischi connessi al mandato, nonché la problematica relativa al rimborso delle spese legali. In tema di limite al numero di mandati consecutivi, viene illustrata la novità contenuta nella L. 38/2024 che elimina del tutto il limite di mandati consecutivi per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e consente lo svolgimento del terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.Particolare attenzione viene posta anche alle incompatibilità per lo svolgimento di incarichi dirigenziali, alla gratuità per gli incarichi professionali, nonché al tema degli obblighi in materia di trasparenza.Dopo aver descritto il principio di distinzione delle funzioni tra organi di governo e dirigenti, viene fornita un’ampia rassegna della più recente giurisprudenza in ordine ai casi eccezionali in cui, nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, i componenti dell’organo esecutivo possono svolgere funzioni gestionali.Vengono quindi illustrati gli strumenti a disposizione degli amministratori per dettare l’indirizzo politico: il programma di mandato, il DUP, il bilancio di previsione, il programma delle opere pubbliche, il fabbisogno del personale, il PEG, il piano delle performance, i piani triennali per la razionalizzazione della spesa, il piano triennale di prevenzione della corruzione e il PIAO, Piano integrato di attività e organizzazione, che ha assorbito molti atti di programmazione.Vengono esposte poi le regole fondamentali di funzionamento della macchina amministrativa. In tale ambito sono, tra l’altro, analizzate le funzioni del segretario comunale, dei dirigenti e dei responsabili degli uffici e dei servizi.Il tema dei servizi pubblici locali è affrontato partendo dall’illustrazione della disciplina di riordino dei citati servizi (D.Lgs. 201/2022), ponendo in evidenza gli ampi margini di discrezionalità di cui godono gli organi politici nella loro organizzazione e per evidenziare le nuove forme di responsabilità, senza tralasciare il tema degli affidamenti in house, trattato anche alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023).Nell’ultimo capitolo viene proposta una descrizione delle responsabilità giuridiche, penali, civili e amministrative, connesse con lo svolgimento del mandato.Amedeo ScarsellaSegretario Nazionale dell’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, docente in corsi di formazione ed autore di pubblicazioni in materia di diritto amministrativo e degli enti locali, con particolare riferimento alle tematiche dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, del personale e della contabilità pubblica. Condirettore del quotidiano online lagazzettadeglientilocali.it
Amedeo Scarsella | Maggioli Editore 2024
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