Legge Piccoli Comuni: “Ora più fondi e maggiore semplificazione”

L’appello dell’ANCI al presidente Gentiloni: “Necessario l’avvio di una concreta riforma per la semplificazione amministrativa rivolta ai Piccoli Comuni”

6 Ottobre 2017
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“La legge sui Piccoli Comuni, approvata da pochi giorni in via definitiva e rispetto alla quale ribadiamo il nostro plauso, ha bisogno di un finanziamento più adeguato rispetto alle giuste ambizioni e alle definizioni di principio che sancisce. Abbiamo avuto modo di chiederlo personalmente al premier Paolo Gentiloni, raccogliendo un attento ascolto da parte del presidente del Consiglio”. Queste le parole espresse all’unisono dal presidente ed il vicepresidente vicario dell’ANCI, Antonio Decaro e Roberto Pella, dopo l’incontro intercorso a Palazzo Chigi tra il premier di una delegazione di sindaci ed esponenti dell’Associazione nazionale dei Comuni.
“La legge per i Piccoli Comuni – ha rammentato Decaro – è fondamentale per quell’operazione controesodo per cui l’ANCI si batte da tempo: rivitalizzare e rendere attrattivi i borghi che sono il cuore prezioso dell’Italia. Ma per attuare politiche di ripopolamento servono risorse. Fondi che ho chiesto a Gentiloni di inserire già nella Legge di Bilancio”.
“Come sindaci e come ANCI – ha aggiunto dal canto suo Pella – abbiamo voluto e sostenuto la legge sui Piccoli Comuni, e di questo ringrazio ancora il presidente Antonio Decaro, per la sua costante attenzione ai problemi delle amministrazioni con meno di 5mila abitanti. Ma se davvero vogliamo rendere concreto il principio che sancisce la specificità dei piccoli centri – ha proseguito Pella – dobbiamo ora proseguire senza tentennamenti sul percorso intrapreso, a partire da due ineludibili misure: l’aumento del fondo di 100 milioni messo a disposizione dalla legge, e l’avvio di una concreta riforma per la semplificazione amministrativa rivolta ai Comuni di minori dimensioni, che troppo spesso si ritrovano a dover adempiere alle stesse innumerevoli scadenze delle grandi città, potendo però contare su un numero di dipendenti marcatamente inferiore”.
“Confidiamo nella consapevolezza già dimostrata dal premier e dall’esecutivo rispetto a queste istanze – hanno concluso Decaro e Pella – e siamo già al lavoro per presentare nostre ulteriori proposte che vanno in questa direzione”.

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