Legge di stabilità, l’Anci interviene sul personale e sui tagli delle città metropolitane

Fassino, il governo rimoduli i tagli sulla base di fabbisogni reali

12 Gennaio 2015
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“Il taglio complessivo di un miliardo di euro previsto nella legge di stabilità sul sistema delle Città Metropolitane e delle Province deve essere rimodulato sulla base dei fabbisogni reali”. Lo ha rimarcato il sindaco di Torino, Piero Fassino, nella sua prima conferenza stampa da sindaco metropolitano del capoluogo piemontese. 
“Anci e Upi – ha detto Fassino – ritengono che questo taglio possa mettere in grave difficoltà gli enti. Abbiamo interloquito con il Governo, che farà una nuova proposta entro marzo”. “C’è poi il decreto legislativo sul federalismo fiscale del 2011 – ha aggiunto – che prevedeva una serie di risorse proprie. È già legge dello Stato, per essere attuato serve un decreto del Consiglio dei Ministri. Noi abbiamo sollecitato il Governo, che si è impegnato a verificare la praticabilità anche di questa strada”. 

Il personale in esubero delle Province: Fassino

Per quanto riguarda il personale in esubero delle vecchie Province, Fassino ha ricordato che “Ieri (8 gennaio n.d.r.) con il Governo abbiamo concordato la predisposizione di una mappa che consenta di sapere quanti posti saranno messi a disposizione dallo Stato e dove. Questo perché la legge di stabilità dice che nel 2015 gli organici delle Città Metropolitane saranno tagliati del 30%, con conseguente mobilità del personale verso altre amministrazioni, statali e locali”. “Gli enti locali faranno la stessa opera di mappatura, ma fino a quando questo lavoro non sarà completato – ha concluso Fassino – ci predisponiamo a esercitare tutte le funzioni fin qui esercitate dalla Provincia, con il personale fin qui utilizzato”.

Sulle disposizioni della legge di stabilità, riguardanti il ridimensionamento degli organici delle Città metropolitane e delle Province, persistono “rilevanti criticità che è indispensabile superare, al fine di non compromettere l’operatività dell’azione amministrativa e l’erogazione dei servizi essenziali da parte dei Comuni e delle Città metropolitane”, ha evidenziato il presidente dell’Anci Piero Fassino in una una lettera inviata ai Ministri della pubblica amministrazione e degli affari regionali, Marianna Madia e Maria Carmela Lanzetta, chiedendo un “indispensabile chiarimento interpretativo ministeriale, anche sulla base di un confronto con l’Anci, nell’ottica del perseguimento dell’interesse generale del Paese”.

Fassino elenca nella missiva i nodi più critici da sciogliere innanzitutto per le Città metropolitane, a partire dalla necessità di chiarire la non applicazione dei vincoli previsti per le Province, la possibilità di procedere alla proroga dei contratti a tempo determinato, e altri aspetti specifici elencati puntualmente nella missiva. 
Riguardo poi i comuni che potrebbero essere coinvolti nel riassorbimento del personale proveniente dalle Città metropolitane e dalle Province, nella lettera si evidenza la necessità di chiarire una serie di questioni di particolare rilievo che riguardano le politiche sul personale.

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