Sperequazioni sorprendenti, infatti, sono provocate dalle rendite catastali: basta dare un’occhiata ai dati nella pagina per capire che tra Roma e Milano ci sono differenze inspiegabili del 25 o anche 50% se rapportate a valori immobiliari o locativi reali di fatto analoghi. O per chiedersi perché Torino ‘vale’ più di Milano e Napoli poco meno di Milano. E appare poco spiegabile perché Tropea, una delle capitali turistiche del Sud, dove comprare e affittare è proibitivo, ha valori catastali analoghi alla sonnacchiosa Ferentino, nelle campagne del Frusinate.
Va rilevato un altro aspetto, che nelle intenzioni del Governo avrebbe dovuto andare nella direzione di proteggere la famiglia in base all’equazione più figli = più spese. Il correttivo introdotto consiste in 50 euro di detrazione aggiuntiva per ogni figlio. Si tratta di una misura opportuna anche se, spesso, metter su famiglia è una scelta rinviata in attesa di sistemarsi economicamente.
Probabilmente, occorrerà ripensare la detrazione in modo da incoraggiare l’opzione-famiglia da parte di chi ha una situazione economica meno favorevole. Così come, attraverso correttivi, sarebbe opportuno non penalizzare in modo sproporzionato chi vive, magari con il coniuge, di pensione o di stipendio modesto.
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