Le mille «manovre» per sopravvivere al blocco dell’Irpef

I conti locali – Verso il federalismo

Il Sole 24 Ore
11 Aprile 2011
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Ritocco, restyling, riparametrazione. Sono le tre «r» di sindaci e assessori della penisola. L’altra «r», quella dei rincari, nessuno la pronuncia. Eppure i dati degli incassi 2010 dei Comuni non si possono leggere solo alla luce della maggiore attenzione alla riscossione e al controllo dei furbetti dell’Isee, che si dichiarano nullatenenti o giù di lì per evitare di pagare mense e asili nido. Dai flussi di cassa per lo scorso anno comunicati al ministero dell’Economia, infatti, emerge un’Italia dove i Comuni hanno messo in campo “ricette” diverse per ovviare al blocco delle addizionali e alla riduzione dei trasferimenti statali. In qualche caso, poi, la situazione di difficoltà è stata aggravata anche da emergenze. Prendiamo, ad esempio, la Tarsu. Il secondo posto di Benevento nella classifica degli incassi procapite si spiega con la situazione contingente legata al problema dello smaltimento rifiuti in Campania. Il milleproroghe di inizio 2010 – ricorda il sindaco del capoluogo sannita Fausto Pepe – ha imposto ai cittadini della regione la copertura del 100% di raccolta e smaltimento con la Tarsu. Che cosa ha significato? «Sulle bollette 2009 la novità ha comportato – spiega – aumenti per circa il 40% che i cittadini hanno imputato a scelte del Comune, anche se evidentemente così non è stato. La giunta, dal canto suo, ha invece cercato di attenuarne il peso prevedendo due tipi di agevolazioni (uno legato alle rateizzazioni, l’altro alle riduzioni di aliquota) e per il 2010 e il 2011 si sono registrate riduzioni superiori al 30 per cento». Possibile, poi, che sull’aumento degli incassi 2010 si trascini l’effetto di decisioni assunte in anni precedenti. Roberto Pucci, sindaco di Massa, è categorico: «Non abbiamo ritoccato la Tarsu. È stata aumentata del 20% nel 2007 dalla giunta precedente». Qualche rincaro i suoi concittadini lo hanno avvertito nei trasporti pubblici: «Non dipende da noi – afferma il sindaco – ma da una società che abbiamo insieme a Carrara e che ha aumentato quest’anno del 10% il prezzo dei biglietti: da 1 euro a 1,10 centesimi a causa del taglio, avvenuto a livello regionale, delle risorse». Ci sono poi situazioni in cui austerity e necessità di risanare i conti hanno suggerito un intervento su più fronti. Ad Alessandria è significativo il recupero dei proventi da mense. «Abbiamo messo sotto stretta osservazione situazioni sospette che creavano un grosso gap nelle risorse derivanti dalle mense – precisa l’assessore al welfare, Teresa Curino -. Ne è derivata una forte azione di controllo degli uffici su soggetti che approfittavano del servizio. Seconda operazione: abbiamo riparametrato secondo l’indice di equità familiare le tariffe di asili nido e scuole materne, facendo pagare il giusto a seconda delle situazioni specifiche. Va ricordato che le tariffe erano ferme dal 1999». A Trapani c’è stato un forte recupero sull’evasione di imposte sugli immobili (Ici e Tarsu) anche attraverso controlli incrociati, come spiega il sindaco Girolamo Fazio. Le maggiori entrate potrebbero così avere, in parte, alimentato la voce «altri servizi». Puntare sempre di più su risorse proprie vuol dire anche predisporre un sistema di pagamenti e monitoraggio più efficiente. «A Livorno stiamo creando un centro unico di riscossione – spiega l’assessore al Bilancio, Valter Nebbiai – che accentrerà in house tutti gli incassi per avere flussi con continuità». Quanto agli incassi alla voce asili nido, gli oltre 7 milioni di proventi registrati in Siope si spiegano con «la competenza più i residui dell’anno precedente». In realtà il costo del servizio (5,146 milioni di euro) è coperto in gran parte dal Comune con le spese correnti (circa il 63%) per una scelta di welfare.

LA PAROLA CHIAVE
Siope
Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) rileva telematicamente gli incassi e i pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche e degli enti locali. Il sistema nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria generale dello Stato, la Banca d’Italia e Istat. Di fatto, rende possibile il monitoraggio costante dell’andamento dei conti pubblici anche attraverso l’utilizzo di codici uniformi per tipologia di enti nell’inserimento dei dati.

GLI ALTRI IMPORTI

20,9 MILIONI IMPIANTI SPORTIVI Gli incassi in milioni di euro del Comune di Milano nel 2010 secondo i dati trasmessi al ministero dell’Economia.
1,71 MILIONI MATTATOI I proventi a Roma in milioni di euro per i mattatoi nel 2010. L’anno precedente la cifra era stata pari a 2,07 milioni.
2,13 MILIONI TRASPORTI FUNEBRI I proventi (in milioni di euro) da trasporti funebri, pompe funebri, illuminazione votiva per il Comune di Napoli nel 2010.
2,54 MILIONI CASE PER ANZIANI A Torino nel 2010 i proventi da strutture residenziali per anziani sono stati pari a 2,54 milioni di euro.
1,20 MILIONI CONVITTI A Firenze i proventi da convitti, colonie, ostelli, stabilimenti termali valgono 1,20 milioni di euro.
1,97 MILIONI PARCHEGGI I proventi da parcheggi custoditi e parchimetri a Bologna nel 2010 ammontano a 1,97 milioni di euro.

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