Le indicazioni dei TAR sulle progressioni verticali

Dai dipendenti part-time alla preferenza dell’anzianità anagrafica: una sintesi della giurisprudenza di rilievo in materia

31 Maggio 2024
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La previsione di assegnare un punteggio ridotto come esperienza al personale in part time non può essere considerata in linea teorica come illegittima, ma lo diventa se determina effetti di discriminazione di genere, anche se soltanto in via indiretta. Non si può stabilire che a parità di punteggio vada data preferenza ai dipendenti che sono più anziani anagraficamente. Le amministrazioni possono riservare la valutazione alla anzianità esclusivamente maturata nello stesso ente. La laurea richiesta deve essere quella prevista per l’accesso dall’esterno o una equipollente. Sono queste le più recenti indicazioni dai TAR in tema di progressioni verticali.

Le progressioni orizzontali e verticali nel pubblico impiego – Analisi normativa e contrattuale

I dipendenti in part-time

I regolamenti ed i bandi possono legittimamente assegnare un punteggio ridotto al personale in part time relativamente alla valutazione dell’anzianità nelle progressioni verticali, ma tale scelta non si deve tradurre in una discriminazione, anche se indiretta, di genere. È quanto ha stabilito la Sez. III del TAR Lombardia nella sentenza n. 1314/2024.
Ci viene detto che “la nozione di discriminazione indiretta non si fonda tanto sul trattamento, che di fatto rimane uguale, ma sugli effetti, discriminatori sul piano oggettivo, nei confronti dei soggetti destinatari del trattamento. La discriminazione di genere indiretta si realizza quando, per effetto dell’atto o della condotta in apparenza neutri, è dimostrato che la parte ricorrente a nel processo ove tale discriminazione è denunciata, abbia subito un pregiudizio conseguente alla sua appartenenza all’uno o all’altro sesso”. In concreto, la introduzione della clausola del riproporzionamento del punteggio assegnato come esperienza ai dipendenti in part time, ha determinato effetti negativi soprattutto per le dipendenti di sesso femminile”. 

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