L’aumento dell’addizionale regionale

L’aumento fisso dello 0,33% è uguale per tutte le regioni italiane. Ma con la manovra di Natale, che è intervenuta anche sul meccanismo delle autonomie fiscali regionali, si è creata una diversificazione piuttosto evidente

13 Gennaio 2012
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A livello medio nazionale, ogni contribuente pagherà 67 euro in più, l’autonomia regionale è comunque molto di meno di quella dei comuni. Quest’ultimi infatti si preparano ad un intervento che, a differenza delle Regioni (il cui tempo per le modifiche relative al 2012 è scaduto il 31 dicembre 2011), possono ancora deliberare addizionali Irpef per il 2012 purché siano pubblicate entro il 31 marzo 2012.
Le addizionali regionali (dal 1998) e le addizionali comunali (dal 1999) si applicano all’intero reddito dichiarato ai fini Irpef. Da quasi 15 anni quindi, anche se ci sono stati periodi di ferma definiti da norme nazionali, l’autonomia degli enti locali ha nel tempo creato un sistema complesso e diversificato. Gli aumenti delle regioni si applicano già dal 2011, con effetto retroattivo, quindi i conguagli 2011 ne devono tenere conto, mentre gli aumenti sul 2012 graveranno ratealmente nelle prossime buste paga.
Il sacrificio richiesto peserà in maniera molto differente a seconda della regione, questo perché da addizionale si sta “trasformando” in imposta autonoma, e mancando di progressività a pagare di più saranno i cittadini che guadagnano meno.

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