“Il merito resta un valore irrinunciabile, non basta solo l’anzianità”, afferma in apertura il ministro Zangrillo. Nel mirino c’è la norma sulle promozioni nella Pubblica Amministrazione, valida solo per quest’anno e il prossimo, che consentirà a un assistente di diventare funzionario anche se non è in possesso della laurea, a patto che abbia alle spalle almeno 10 anni di servizio. “Da questa disposizione sono escluse le aree di elevata qualificazione, quelle dove vogliamo attirare i giovani talenti”, aggiunge.
Umberto Mancini e Francesco Bisozzi del Messaggero, autori dell’intervista, chiedono: “Ministro, il cavillo che apre alle progressioni verticali per gli statali in deroga al titolo di studio fino al 2025 sta facendo discutere. Cosa risponde?
“Mi lasci sottolineare, prima di tutto, che non stiamo parlando di promozioni automatiche, ma di procedure selettive. Si tratta dell’applicazione di una norma di legge introdotta nel 2021, durante il Governo Draghi, che, dopo un decennio di blocco delle assunzioni che ha reso impossibile qualsiasi progressione di carriera, ha permesso ai Contratti collettivi nazionali di lavoro di regolamentare, in maniera transitoria e soltanto fino al 31 dicembre 2024, le cosiddette progressioni verticali”.
Ma in questo modo non si corre il rischio di allontanare dalla PA i giovani talenti?
“Non credo, in primo luogo perché da questa disposizione sono escluse le aree di elevata qualificazione, che sono proprio quelle in cui intendiamo attrarre i giovani con elevate competenze. Detto questo, le amministrazioni devono considerare criteri come l’esperienza lavorativa maturata e le skills professionali, ma anche il titolo di studio, con pesi relativi di questi criteri che vengono definiti dagli stessi enti. Il merito resta quindi un valore irrinunciabile. E poi mi faccia aggiungere che l’anzianità di servizio molto spesso si traduce in esperienza, che vuol dire saper fare”.
Cosa avete fatto finora per valorizzare merito e competenze nella PA?
“Merito vuol dire, me lo faccia ricontare, occuparsi del benessere delle persone e consentire loro di esprimere al meglio talenti e virtù, per soddisfare le esigenze di cittadini e imprese, i nostri utenti. Questo non può prescindere dalla definizione di strumenti e indici, concepiti non in termini punitivi ma puramente ricognitivi, volti a comprendere meglio l’andamento delle attività. Per questo motivo, nell’atto di indirizzo per i dirigenti delle funzioni centrali ho voluto mettere l’accento proprio sul tema del merito attraverso l’incentivazione della performance organizzativa e individuale”.
Raccolta coordinata dei CCNL Funzioni locali
Il volume presenta il nuovo contratto collettivo nazionale sottoscritto il 16 novembre 2022 per i dipendenti pubblici appartenenti al comparto Funzioni locali.La trattazione, frutto di un workshop di dipendenti che lavorano nell’Ufficio personale di un ente locale, è caratterizzata da un taglio pratico, finalizzato a offrire uno strumento utile per il lavoro quotidiano di chi si occupa della materia.Il testo integra i singoli articoli del nuovo contratto con le precedenti disposizioni contrattuali ancora vigenti e con gli orientamenti applicativi ARAN relativi al comparto Funzioni locali, pubblicati dopo la sua sottoscrizione.Le precedenti disposizioni contrattuali ancora vigenti sono state, a loro volta, integrate con note che riportano i nuovi riferimenti normativi e la contestuale disapplicazione di quelli richiamati dalle stesse per facilitare il lettore nella comprensione ed evitargli di “perdersi” nella ricerca delle disposizioni attualmente vigenti.Gli orientamenti applicativi dell’ARAN – che rappresentano un sostanziale arricchimento al testo – sono stati richiamati sotto agli articoli del nuovo contratto pertinenti all’argomento e riportati integralmente nell’Appendice del libro, in modo da facilitare il lavoro di studio e ricerca di chi consulterà il volume.Il testo è stato, inoltre, arricchito di commenti sulle più significative novità apportate dal CCNL 2022, offrendosi così come un valido strumento per una conoscenza più approfondita degli aspetti giuridici ed economici del rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti locali.Paola AldigeriLaureata in Economia e Commercio, in possesso del Master “Il nuovo management pubblico – Indirizzo giuridico-istituzionale” conseguito presso la Scuola Superiore della P.A. e del Master di II livello “Miglioramento delle Performance degli Enti Territoriali e delle altre pubbliche amministrazioni” (PERF.ET) conseguito presso l’Università degli Studi di Ferrara. Iscritta all’elenco nazionale degli organismi di valutazione. Ha maturato un’esperienza pluriennale in sviluppo organizzativo e gestione delle risorse umane degli enti locali ed è autrice di numerosi articoli in riviste specializzate in materia. Attualmente è titolare di incarico di elevata qualificazione dell’Ufficio Gestione del Personale della Provincia di Parma e collaboratrice con Maggioli per la redazione della Newsletter allegata alla rivista ilpersonale.it.Maria CorrealeLaureata in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, lavora nell’Ufficio trattamento economico della Provincia di Parma con inquadramento nell’Area Istruttori e profilo professionale di istruttore amministrativo contabile.Alessandra VaraccaLaureata in Economia all’Università di Parma, da diversi anni si occupa della gestione del personale negli enti locali; attualmente è impiegata presso l’Ufficio concorsi e trattamento giuridico della Provincia di Parma, con l’inquadramento di Funzionario amministrativo-contabile nell’Area dei Funzionari e dell’Elevata qualificazione.
Paola Aldigeri, Alessandra Varacca, Maria Correale | 2023 Maggioli Editore
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