“La rilevanza e urgenza del tema – scrivono Decaro e Variati al presidente di Cdp, Massimo Tononi – rende le iniziative in questa materia essenziali, anche per poter apprezzare le novità nelle strategie e nelle modalità operative che Cdp si appresta a varare con il nuovo Piano”.
I rappresentanti di Comuni e Province hanno segnalato poi alcune “criticità su cui abbiamo da tempo chiesto soluzioni, purtroppo senza esiti soddisfacenti” quali, per esempio, “la riduzione degli oneri di rimborso dei prestiti e del costo delle penali da estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari, nonché l’introduzione di dispositivi di più ampio respiro per la riduzione del debito” dal momento che “molte amministrazioni stanno ammortizzando il debito assunto a tassi da troppo tempo non più corrispondenti alle condizioni correnti di mercato”. E hanno rammentato l’opportunità “rappresentata dall’imminente abbandono per gli enti locali del vincolo di finanza pubblica che consentirà di accedere all’acquisizione di nuovo debito per investimenti, senza limiti ulteriori rispetto a quelli normalmente previsti sulla spesa complessiva per interessi e alla sola condizione della garanzia di sostenibilità finanziaria a carico dei rispettivi bilanci”.
ANCI e UPI sono consapevoli della necessità di un coinvolgimento del Governo per la soluzione delle questioni esposte ma “non può sfuggire l’importanza che su questi temi – concludono – possa emergere un intervento diretto ed autonomo di Cdp, anche in termini propositivi verso il Governo”.
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