REGGIO CALABRIA – Il tema della ristrutturazione finanziaria delle imprese è al centro di un nuovo bando che sta per essere pubblicato dalla regione Calabria. Si tratta di un’operazione di consolidamento dei debiti a breve e di rinegoziazione a lungo termine dei finanziamenti a medio termine, che avrà come beneficiarie le micro, piccole e medie imprese industriali, commerciali e dei servizi, comprese quelle artigiane. Un’iniziativa che, come evidenziato dall’assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi, nasce «sulla base delle criticità relative all’accesso al credito per gli investimenti produttivi e delle esperienze accumulate negli interventi in materia di sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle piccole e medie imprese calabresi». Inoltre, rientra nel contesto «di un programma triennale quale strumento operativo di pianificazione, finalizzato a stabilire linee di intervento, obiettivi strategici e aree di interesse per attuare una reale programmazione organica a livello regionale». Un progetto, quello relativo alla ristrutturazione finanziaria, che avrà come ente gestore Fincalabra ? la finanziaria regionale per lo sviluppo della Calabria, ente strumentale della Regione, che ne è socio unico ? e che sarà a sportello valutativo, fino ad esaurimento dei fondi, ovvero 8 milioni di euro, suddivisi equamente tra la parte destinata a piccole e medie imprese e quella destinata alle imprese micro e artigiane. Soggetti richiedenti saranno le banche concedenti finanziamenti destinati ad operazioni di consolidamento delle passività e le domande dovranno essere corredate da un piano di ristrutturazione aziendale, sottoscritto dal soggetto richiedente e dal beneficiario. Beneficiari saranno le micro, piccole e medie imprese industriali, commerciali e di servizi, costituite anche in forma cooperativa, incluse le imprese artigiane. Gli interventi saranno diretti al consolidamento a medio termine di passività a breve a titolo oneroso, intese come debiti verso banche entro l’esercizio, ed il consolidamento a lungo termine di passività a medio a titolo oneroso, intese sempre come debiti verso banche. Sul finanziamento è riconosciuto un contributo agli interessi pari al 100% del tasso di riferimento; nel caso di finanziamenti garantiti fino all’80% mediante ricorso alla garanzia dei Confidi regionali, è riconosciuto un contributo aggiuntivo, a titolo de minimis, pari all’80%; è riconosciuto, inoltre, un contributo aggiuntivo, a titolo de minimis, quale una tantum da calcolare sul totale del finanziamento concesso, inerente le spese sostenute dall’impresa per la redazione e l’asseveramento del piano di ristrutturazione finanziaria. Il limite massimo del contributo è di un milione e mezzo per le Pmi industriali e di 300mila euro per le imprese micro e artigiane. I finanziamenti avranno una durata massima di 60 mesi.
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