La politica regionale dopo il 2013: il Parlamento adotta risoluzioni

l 12 Ottobre 2010
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Una politica regionale dell’Ue forte ed adeguatamente finanziata costituisce la condizione indispensabile per perseguire la coesione sociale, economica e territoriale. E’ quanto sottolinea una risoluzione adottata ieri dal Parlamento europeo sulla politica di coesione e la politica regionale dopo il 2013. L’attuale concezione che prevede l’assegnazione di fondi in funzione degli obiettivi convergenza, competitività regionale ed occupazione, e cooperazione territoriale dovrà essere mantenuta e la cooperazione tra regioni dovrebbe essere rafforzata, sottolineano i deputati europei. Il PIL dovrebbe restare il criterio principale che permette di determinare l’eleggibilità al sostegno a titolo della politica regionale ma le autorità nazionali possono applicare indicatori supplementari che tengano conto delle caratteristiche di regioni e città. Secondo la risoluzione maggiore flessibilità della futura politica è necessaria per rispondere ai diversi bisogni delle regioni ed inoltre una maggiore attenzione dovrebbe essere dedicata alle città. I deputati hanno quindi proposto di attribuire risorse finanziarie a favore degli investimenti in progetti di zone urbane e suburbane e di prevedere  il ricorso ad uno strumento idoneo al fine di raggiungere questi obiettivi. Il Parlamento ha anche chiesto che venga perseguita la semplificazione della messa in opera della politica di coesione. In una seconda risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo, redatta dalla commissione occupazione ed affari sociali del PE i deputati sostengono che il FSE, in quanto motore della strategia Europa 2020, debba essere rafforzato ed insistono sull’importanza del FSE in quanto strumento essenziale nella lotta contro la disoccupazione, a sostegno dell’istruzione e della formazione professionale lungo tutto l’arco della vita, per combattere la povertà e l’esclusione. Il Parlamento chiede pure alla Commissione di rafforzare il potenziale dei Fondi strutturali attraverso la semplificazione ed il miglioramento delle procedure, mettendo l’accento sulla dimensione di integrazione sociale. Le due risoluzioni sono state adottate prima della pubblicazione, il prossimo mese, del rapporto sulla coesione della Commissione che darà una visione sul futuro di questa politica.

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