La normativa in materia di privacy
A titolo esemplificativo si riportano alcuni riferimenti di provvedimenti del Garante della protezione dei dati personali:
– “Pubblicazione di dati personali relativi alla condizione di invalidità sul sito istituzionale di una Regione – 19 giugno 2014”;
– “Pubblicazione sul sito web di una ASL di documenti idonei a rivelare lo stato di salute – 22 novembre 2012”;
– “Trattamento di dati personali dei dipendenti effettuati da una Università mediante posta elettronica e altri strumenti di lavoro – 13 luglio 2016”.
In quest’ultimo provvedimento si chiariscono quali possano essere considerati gli “strumenti per rendere la prestazione lavorativa”, a differenza dagli altri strumenti dai quali se ne possa dedurre un controllo del lavoratore, e quindi debbano essere autorizzati nell’ambito di un accordo sindacale o mediante autorizzazione dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
In previsione dell’imminente applicazione del Regolamento (UE) 2016/679 – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati – RGPD (obbligatorio dal 25 maggio 2018), in vigore dal 24 maggio 2016, rimane solo un anno per implementare corrette e lecite procedure al fine di proteggere le informazioni ed i dati personali trattati nell’ambito aziendale da illeciti commessi dai lavoratori, e allo stesso tempo pretendere che siano rispettate le regole impartite agli stessi, sia nella Pubblica Amministrazione, che nelle aziende private, evitando di intercorrere nell’illecito controllo del lavoratore, o nell’intrusione illecita della sfera personale del lavoratore (art. 8 della legge n. 300/1970).
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento