La crisi dei Comuni: norme e indicatori
Come si legge nel comunicato pubblicato sul portale di Legautonomie “Analizzare criticamente la documentazione prodotta da questi processi è molto importante per comprendere le dinamiche che producono gli squilibri finanziari e individuare suggerimenti validi per una razionalizzazione del sistema. I soggetti coinvolti sono molti: il legislatore, che è intervenuto più volte sulla materia, in modo spesso asistematico; il governo, che coordina la finanza locale; la Corte dei conti, che ha sviluppato un intenso controllo collaborativo, attraverso l’esame delle relazioni dei revisori contabili e degli indicatori di deficitarietà; il sistema creditizio, chiamato dal legislatore a supporto della finanza locale; il sistema delle imprese, che fornisce ai comuni beni e servizi. L’armonizzazione dei bilanci degli enti della pubblica amministrazione è l’occasione per migliorare efficienza ed efficacia della spesa, in conformità a fabbisogni e costi standard: insieme alla stabilizzazione dell’autonomia impositiva è la strada per realizzare una consistente accountability del policy maker”.
L’incontro promosso dal Ministero dell’interno
Per cogliere l’obiettivo occorre una profonda conoscenza dei processi amministrativi e contabili; per questo il Ministero dell’Interno e l’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno realizzato il progetto di costruzione di una banca dati, in grado di raccogliere la documentazione riguardante le procedure di dissesto e riequilibrio dei Comuni italiani, base preliminare per lo sviluppo di analisi quantitative e qualitative. Questo primo incontro pubblico organizzato in collaborazione con Legautonomie e svoltosi lo scorso 8 maggio rende conto del percorso realizzato e apre la discussione sui risultati preliminari e sulle prospettive future.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento