Giocare, restare in contatto con i propri amici e aggiungere una nuova dimensione virtuale alla vita quotidiana in città. Grazie a servizi web geolocalizzati come Foursquare, startup newyorkese oggi sulla cresta dell’onda, alcuni milioni di persone sperimentano già oggi un modo più ricco per vivere le proprie relazioni nell’era del social networking. È così che lo scorso fine settimana 60 sindaci di Foursquare – per diventare sindaco è necessario essere l’utente più attivo in un dato locale – si sono incontrati a Bologna nella prima conferenza italiana dedicata proprio a Foursquare. Ad alcuni momenti ludici pensati dall’organizzazione – ogni partecipante è stato dotato di fascia tricolore da sindaco e ha potuto lasciare un pensiero sul libro «se fossi sindaco vorrei che» – si sono alternate alcune conversazioni sul tema della geolocalizzazione e dei nuovi servizi web dedicati. L’avanguardia dei sindaci italiani di Foursquare ha analizzato gli aspetti legati alla privacy della propria posizione geografica, il marketing territoriale possibile attraverso queste nuove piattaforme, pur consapevoli che il fenomeno non ha ancora raggiunto una massa critica rilevante. L’incontro è stato arricchito da un informale collegamento video con Dennis Crowley, 34 anni, cofondatore di Foursquare, che ha risposto a molti quesiti degli utenti italiani. Seppur il numero complessivo di questi ultimi non sia rilevato, Crowley ha affermato che il 60% dei 2 milioni di utenti raggiunti pochi giorni fa sono americani. Nel 40% del resto del mondo, l’Europa conta per la metà, così come per il livello di attività, pari a un milione di check-in – con checkin si intende la segnalazione della propria presenza in un locale – al giorno. La crescita è impetuosa. Dai 15mila nuovi utenti al giorno di qualche settimana fa, l’attuale ritmo è salito ora a 25mila nuove iscrizioni quotidiane. Esponenzialmente cresce anche il numero di check-in: oggi sono superiori a un milione al giorno, circa 16 al secondo, contro un solo check- in al secondo di tre mesi fa. Un’attenzione così elevata tanto da aver superato le più rosee aspettative della società. Da 7 dipendenti a inizio anno, oggi Foursquare conta su 27 dipendenti, in un ufficio a New York in cui non c’è più spazio. Crowley ha rivelato che i 15,4 milioni di dollari dell’ultimo finanziamento di venture capital ? i fondatori hanno intascato un assegno di 4,6 milioni, per un totale di 20 milioni di dollari di finanziamento ? serviranno per assumere nuovo personale e probabilmente trovare uffici più capienti. In questo modo la società cercherà inoltre di smaltire l’arretrato di circa 25mila proposte di accordo presentate da attività commerciali in tutto il mondo, per aggiungere offerte promozionali agli utenti, oggi ancora inevase perché solo un dipendente e due stagisti lavorano a tempo pieno per verificarle e accettarle. Crowley è certo che l’ultimo round di finanziamento permetterà a Foursquare di restare indipendente e svilupparsi con tranquillità, almeno fino a tutto il 2012. Non c’è fretta insomma di vendere, pur mantenendo contatti con tutti i grandi player del mercato, Google incluso, nonostante Crowley ne sia uscito proprio dopo la vendita della sua precedente startup, Dodgeball. Nel frattempo i sindaci italiani di Foursquare, continuano a sperimentare l’uso della piattaforma, divertendosi. Linda Serra contribuisce aggiungendo il prezzo del metano, insieme al check-in in ogni stazione di servizio e così molti altri inseriscono commenti e recensioni a ristoranti e negozi. Chi l’avrebbe mai detto che i quattro cantoni, traduzione di Foursquare, sarebbero tornati di moda con il web sociale?
La carica dei sindaci
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