Intelligenza artificiale, primo via libera al ddl: il Senato approva, ora tocca alla Camera

Una strategia nazionale per l’IA, definita la governance: le Autorità nazionali identificate nell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e nell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN)

21 Marzo 2025
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Con 85 voti favorevoli, 42 contrari e nessun astenuto, il Senato ha approvato il disegno di legge contenente disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Il testo, che ora passa all’esame della Camera, rappresenta il primo passo nella definizione di una cornice normativa nazionale per uno sviluppo “corretto, trasparente e responsabile” dell’IA. La governance delineata assegna un ruolo centrale all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), affiancate, per quanto riguarda la vigilanza sui mercati, da Banca d’Italia, Consob e Ivass. Previsti anche investimenti fino a 1 miliardo di euro nel capitale di rischio delle imprese italiane attive nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza e delle tecnologie quantistiche.

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Nodo sicurezza e sovranità digitale: bocciato l’emendamento del Pd

Il provvedimento esclude dal proprio ambito applicativo le attività condotte dagli organismi preposti alla difesa, sicurezza e cybersicurezza nazionale. Polemiche in Aula per la bocciatura di un emendamento del Pd che chiedeva di vincolare l’uso di IA pubblica a server localizzati in Italia o su satelliti sotto controllo europeo. L’obiettivo era garantire la sovranità sui dati strategici dei cittadini, ma il sottosegretario alla transizione digitale, Alessio Butti, ha ribadito l’estraneità di Palazzo Chigi alla decisione politica, definendo il Ddl “un testo solido e completo”. Critico invece il senatore Pd Lorenzo Basso, che ha parlato di “occasione mancata” per un’Europa più autonoma e innovativa.

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Sanità, lavoro e ricerca: i primi ambiti di applicazione

Il disegno di legge individua ambiti prioritari per l’utilizzo dell’IA. In sanità, gli strumenti intelligenti potranno affiancare medici e personale sanitario nella prevenzione, diagnosi e cura, senza sostituirsi alla decisione clinica. Nasce presso il Ministero del Lavoro un Osservatorio sull’adozione dell’IA, mentre sul fronte del lavoro si introducono misure per favorire il rientro dei “cervelli” italiani, estendendo gli incentivi fiscali agli impatriati impegnati nella ricerca applicata sull’IA. Infine, anche le opere generate con l’ausilio di IA saranno protette dal diritto d’autore, purché riconducibili a un contributo creativo umano.

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