di CARLO MARRONI (dal Sole 24 Ore)
La statistica ufficiale si misura con le sfide dell’intelligenza artificiale. È questa la ”piattaforma” della 15ma Conferenza Nazionale di Statistica, organizzata dall’ISTAT, iniziata ieri e che si conclude oggi. «La qualità dei dati e la loro affidabilità e, ancora di più, l’insieme del servizio reso al Paese dalla statistica ufficiale possono migliorare enormemente con l’intelligenza artificiale ma non possono essere delegati ad essa in toto. Il pensiero critico, il senso etico, la capacità creativa e l’immaginazione, così come l’esercizio morale della responsabilità, restano un compito umano insostituibile e sono il fondamento della nostra missione» ha affermato il presidente dell’ISTAT, Francesco Maria Chelli. Che ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Il Sistema statistico nazionale svolge un ruolo essenziale nel determinare il progresso economico e sociale del Paese. I dati offerti, approfonditamente analizzati e scrupolosamente elaborati dall’ISTAT nonché dagli altri enti di settore con cui collabora, a livello nazionale, europeo e internazionale, costituiscono una fonte primaria di strumenti per rendere più efficaci le politiche di intervento in settori che presentano squilibri o che necessitano di specifiche e dettagliate misure correttive al fine di incrementare il benessere collettivo a vantaggio delle generazioni presenti e future» ha scritto il Capo dello Stato.
L’ISTAT – ha aggiunto Chelli, «che già da tempo ha incluso nelle sue rilevazioni, ad esempio quelle sulle imprese, osservazioni sull’adozione di strumenti di AI nei processi produttivi, ha anche avviato percorsi di studio, ricerca e applicazioni sperimentali per incorporare progressivamente le innovazioni più idonee all’attività della statistica ufficiale nella sua operatività quotidiana», ha spiegato il presidente. «Tutti gli aspetti chiave del processo statistico di produzione e di diffusione sono già lambiti dalle opportunità dell’AI e, in prospettiva, potranno essere profondamente ripensati e rigenerati con sistemi intelligenti adeguati».
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo ha osservato: «Stiamo lavorando con un team per cogliere tutte le possibili implicazioni dell’AI, perché possa essere usata come ausilio nelle amministrazioni» , ricordando che si deve «potenziare le competenze digitali essenziali e orientare l’uso della IA». Alla base di tutto, per Zangrillo, c’è sempre un concetto-chiave: «La statistica ufficiale è un bene pubblico, un pilastro della democrazia». La ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati, intervistata dal direttore della comunicazione Istat, Davide Colombo, tra l’altro ha detto che «è stata applicata l’intelligenza artificiale alla semplificazione normativa per velocizzare i tempi». Nel corso della conferenza è intervenuta fuori programma, su invito del presidente, una rappresentante di sigle sindacali che ha evidenziato i rischi derivanti dall’esito di un passaggio di 400 lavoratori esterni da una società ad altra a seguito di una gara d’appalto, che – afferma una nota – ha imposto ai lavoratori, gli intervistatori, condizioni economiche al ribasso.
* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 4 luglio 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)
Intelligenza artificiale, “il pensiero critico resta un compito umano”
Le dichiarazioni più rilevanti affiorate dalla 15ma Conferenza Nazionale di Statistica, organizzata dall’ISTAT e svoltasi questa settimana
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