Incentivi, Romani firma il decreto

110 milioni rimasti spostati nei settori con maggiori richieste. La rimodulazione avrà effetto a partire dal 3 novembre. Fino ad allora, i contributi sono ancora utilizzabili nelle sette categorie che non li hanno esauriti

l 21 Ottobre 2010
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Le risorse residue del piano governativo di incentivi, corrispondenti a circa 110 milioni di euro, sono state rimesse a disposizione dei consumatori attraverso una rimodulazione: sono state cioè redistribuite sulla base delle richieste negli altri settori, dove invece i fondi si erano esauriti. Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha infatti firmato il decreto con cui sono riassegnati i fondi ancora disponibili per “il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, eco-compatibilità e di miglioramento della sicurezza sul lavoro”.

La rimodulazione – si legge in una nota del ministero dello Sviluppo Economico – è stata fatta sulla base delle informazioni sullo stato delle prenotazioni dei contributi per i dieci settori incentivati fornito da Poste Italiane spa. Contestualmente è stata anche avviata la procedura di pagamento dei contributi spettanti ai rivenditori. Finora, ha precisato Romani, “risultano concessi oltre 925.000 contributi, per un totale di 189 milioni di euro di risorse erogate, sui 300 milioni di euro originariamente messi a disposizione”.

Per effettuare la redistribuzione dei fondi rimasti è stato deciso di effettuare “un’unica variazione compensativa tra tutti i settori che consentirà di far confluire tutte le risorse ancora non prenotate in una disponibilità comune ai settori stessi”. Il fondo unico così costituito sarà reso disponibile per le prenotazioni dei rivenditori e consumatori


empty a partire dal 3 novembre prossimo.

Fino a tale data, i sette settori incentivati che ancora presentano una disponibilità di risorse rispetto alla dotazione iniziale, potranno continuare a prenotare i contributi secondo le modalità già in vigore.

I settori che hanno rapidamente esaurito i fondi sono la nautica (i contributi statali hanno permesso l’acquisto di 155 stampi industriali per scafi da diporto, per quasi 20 milioni di euro, e di oltre 1.300 motori fuoribordo); le macchine agricole e per il movimento terra, sia pure con numeri inferiori in termini di contributi erogati (quasi 4.300), e gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, dove con il sostegno pubblico di oltre 35 milioni di euro sono state acquistate a condizioni agevolate, oltre 50 mila cucine a gas, quasi 90 mila forni elettrici, oltre 176 mila lavastoviglie, più di 105 mila piani di cottura, oltre 78.200 cucine componibili, con uno specifico contributo statale di più di 54 milioni di euro.

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