Inaugurazione anno scolastico: auspici e obiettivi

Scuola, le dichiarazioni dei vertici ANCI: “Grazie al Presidente Mattarella, da lui attenzione a sindaci, territori, scuole e periferie”

19 Settembre 2017
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli hanno inaugurato ieri mattina l’anno scolastico a Taranto. Alla presenza di oltre 800 alunne e alunni provenienti da tutta Italia, il Presidente e il ministro hanno inviato il proprio messaggio di augurio alle scuole di tutto il Paese, nell’ambito dell’evento “#TuttiaScuola 2017”, che quest’anno è stato ospitato dal plesso della scuola primaria “Giovanni Falcone” dell’Istituto comprensivo “Luigi Pirandello”.

Inaugurazione anno scolastico: le dichiarazioni dei vertici ANCI

“Ringrazio il presidente Mattarella a nome di tutti i sindaci italiani per l’attenzione mostrata alle nostre comunità attraverso il sostegno dato oggi al mondo della scuola, luogo e segno di speranza per la società del futuro, come ci ha ricordato oggi nel cortile della scuola Giovanni Falcone di Taranto. Questo ringraziamento giunge ancora più forte dai Comuni colpiti dal sisma, i cui studenti oggi siedono tra i banchi di scuola come i loro compagni di tutta Italia”. Ad affermarlo è stato il sindaco di Bari e presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, anch’egli presente all’inaugurazione.
“La presenza del Presidente della Repubblica e la sua volontà di inaugurare il nuovo anno scolastico in un quartiere periferico della Città di Taranto è un segnale di speranza per tutte le periferie d’Italia, dove tante sono le scuole e gli ambienti abusati dal vandalismo, che danneggiando una scuola danneggia l’intera comunità. La visita del Presidente in questa scuola, ci dice che è importante ricostruire non solo laddove ci sono le macerie fisiche del terremoto ma anche dove ci sono le macerie sociali degli atti vandalici”, ha concluso il numero uno dell’ANCI.

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Le parole del ministro Fedeli

Il ministro Fedeli ha dal canto suo sottolineato i temi più rilevanti per la scuola in questo momento: “Dobbiamo tutelare le nuove generazioni e mettere in sicurezza tutte le scuole d’Italia e per questo abbiamo messo in campo un investimento di 9 miliardi di euro per istituti sicuri, sostenibili e innovativi. Studiare e imparare in un ambiente scolastico con queste caratteristiche aiuta, inoltre, ad apprendere meglio, a fornire alle studentesse e agli studenti una formazione di qualità e a contrastare la dispersione scolastica”.
Applicheremo rapidamente la legge per il contrasto di bullismo e cyberbullismo approvata dal Parlamento – ha proseguito poi il titolare del dicastero dell’Istruzione –, ma faremo di più. Fondamentale è l’educazione civica digitale per far sì che studentesse e studenti abbiano strumenti e conoscenze per un utilizzo consapevole dei dispositivi tecnologici, come anche l’educazione al rispetto di ogni persona. Non a caso oggi abbiamo distribuito alle giovani e ai giovani il Manifesto delle ‘Parole O_Stili’, un elenco di dieci principi che li aiuteranno a stare in Rete in maniera corretta. Ma dobbiamo essere consapevoli che importante, per ottenere risultati di merito, è la corresponsabilità educativa tra la scuola, le famiglie e la società”.

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