In Italia si riduce leggermente il divario tra ricchi e poveri. Nel 2022, il reddito totale delle famiglie più abbienti è 5,3 volte di quello delle famiglie più povere, contro il 5,6 del 2021. Questi i dati contenuti in una indagine Istat sulla popolazione a rischio povertà. In base a quanto rilevato dall’ISTAT nella sua indagine annuale, un 22,8% della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale: valore in calo rispetto al 2022 (24,4%) a fronte di una riduzione della quota di popolazione a rischio di povertà, che si attesta al 18,9% (da 20,1% dell’anno precedente), e di un lieve aumento della popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,7% rispetto al 4,5%).
I redditi delle famiglie
L’ISTAT osserva che il 50% delle famiglie residenti in Italia ha un reddito non superiore a 28.865 euro (2.405 euro al mese), con una crescita del 7% in termini nominali rispetto al 2021 (26.979 euro, 2.248 euro mensili).
Differenze a livello regionale
Si osservano delle importanti differenze a livello territoriale. Le famiglie del Nord-est dispongono del reddito mediano più elevato (33.568 euro), seguite da quelle del Nord-ovest, del Centro e del Mezzogiorno, con livelli di reddito inferiori rispettivamente del 6%, del 9% e del 28% rispetto a quello del Nord-est. Il reddito mediano varia in misura significativa anche in base alla tipologia familiare.
Il livello di reddito mediano delle famiglie con stranieri è inferiore di 6.400 euro rispetto a quello delle famiglie composte solo da italiani. Le differenze relative si accentuano passando dal Nord al Mezzogiorno, dove il reddito mediano delle famiglie con almeno uno straniero è pari al 60% di quello delle famiglie di soli italiani.
Il tema della disabilità
Infine l’ISTAT da maggio ad ottobre 2024 condurrà una nuova indagine sulle famiglie degli studenti con disabilità che coinvolge i nuclei con bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni, con e senza disabilità.
>> IL TESTO INTEGRALE DELL’INDAGINE ISTAT SUL RISCHIO POVERTA’.
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