Imu secondaria, centrali di committenza, gestione associata: ecco il Milleproroghe degli enti locali

18 Febbraio 2015
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L‘Imu secondaria slitterà al 2016, mentre l’obbligo di rivolgersi alle centrali uniche di committenza (o centrali di acquisto) partirà da settembre e anche la gestione associata per i centri fino a 5 mila abitanti, originariamente prevista nell’immediato, vedrà la sua luce nell’anno nuovo. Per quel che riguarda la gestione associata, però, slitta ‘solamente’ al 30 aprile la definizione degli obiettivi per i comuni capofila.

Il testo del DDL licenziato dalle Commissioni all’esame dell’Aula 
Sintesi degli emendamenti a cura Servizio Studi della Camera dei Deputati

Premi per lotta all’evasione e Imu secondaria

Nel Milleproroghe 2015, al vaglio della Camera – fiducia slittata a questa mattina, testo modificato e che deve ancora arrivare in Senato – le novità per gli enti locali sono tantissime: importante il ritorno al 100%, fino a tutto il 2017, dei premi per i Comuni che si segnalano nell’anti-evasione, così come assume connotati di un certo peso il già citato rinvio dell’Imu secondaria al 2016: gli enti locali infatti possono continuare a riscuotere tasse e canoni di occupazione del suolo pubblico e imposta sulla pubblicità senza il rischio di contenzioso.

Sanatoria Tari

Previsto, nel Milleproroghe 2015, anche il correttivo per il Patto verticale che mette le Regioni in condizione di liberare spazi finanziari per le amministrazioni locali, mentre arriva la sanatoria per le delibere Tari in ritardo. Di fatto, sono considerate valide le delibere Tari varate entro il 30 novembre scorso, mentre nei Comuni che non hanno approvato nulla entro quella data diventa lecito effettuare la riscossione sulla base dei parametri del 2013, anche se la Tares in vigore in quell’anno non ha più basi normative.

Fondi e tagli: Patto verticale e città metropolitane

comuni riceveranno circa 900 milioni su un totale di 1.2 miliardi di fondi regionali disponibili per essere destinati al pagamento di debiti commerciali maturati fino al 30 giugno 2014: il resto andrà alle Province. Molto importante quel che succederà invece dopo il 30 aprile, quando il Governo dovrà decidere su come tagliare un miliardo secco tra città metropolitane e Province.

Giudici di pace e sfratti

Ufficiale: fino al 30 luglio i sindaci, anche le Unioni di Comuni, potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l’Unione dei Comuni.

Per quel che riguarda gli sfratti, invece, confermati i 4 mesi di blocco: il giudice, su richiesta, potrà sospendere l’esecuzione di uno sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione“, per consentire il “passaggio da casa a casa“.

(Fonte: Comuni.it)

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