Più un segnale politico della Lega al suo elettorato che un provvedimento vero e proprio. Nonostante il comunicato di Palazzo Chigi parli di esame preliminare del primo decreto correttivo del federalismo il testo è ancora da chiudere. Le novità principali investono il fisco municipale: l’avvio dell’Imu sugli immobili viene anticipato dal 2014 al 2013 senza toccare l’aliquota base (0,76%). Ai Comuni non andrà più la compartecipazione Iva ma all’Irpef (al 2%). Le modifiche investiranno anche la tassazione dei rifiuti ma qui la partita è completamente aperta: l’unica certezza è che Tarsu e Tia lasceranno il posto a un nuovo tributo comunale che graverà sia sullo smaltimento dei rifiuti che sui servizi aggiuntivi.
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