Riciclare è cosa buona e giusta, non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia. Dopo un avvio stentato, infatti, il riciclo di carta e cartone è diventato un vero fiore all’occhiello della green economy italiana e, progressivamente lo sta diventando in tutta Italia: in questo 2014 le regioni del Sud Italia, storicamente più indietro da questo punto di vista, hanno infatti riciclato il 5% in più che in passato. Se si considerano occupazione e indotto, il valore della materia prima generata dal riciclo e i mancati costi di smaltimento, si giunge a un risultato davvero importante, che si traduce in benefici economici, relativi al solo 2013, superiori a 464 milioni di euro (Fonte Comieco, Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica).
Lo scorso anno, poi, la raccolta differenziata di carta e cartone, su tutto il territorio nazionale, è finalmente tornata a crescere con un incremento dell’1%; tutto ciò nonostante gli effetti della crisi economica abbiano determinato un complessivo calo della produzione di rifiuti urbani del 3,2 per cento. A questi risultati positivi si aggiungono alcune iniziative messe in campo per sostenere quei Comuni medio-piccoli che hanno invece registrato performance molto al di sotto della media nazionale. Tra queste vale la pena ricordare lo Sportello tecnico istituito dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e Comieco, che ha messo a disposizione per questo progetto un budget complessivo di 1 milione di euro.
Continua a crescere anche il tasso di riciclo: nel 2013, oltre 9 imballaggi su 10 sono stati recuperati e riutilizzati. Rispetto a due anni fa, si registra un miglioramento di 6 punti percentuali (Fonte Comieco).
Considerando, quindi, anche il recupero energetico degli imballaggi, oggi il tasso di riciclo complessivo è pari al 93%: un dato che conferma l’Italia tra le eccellenze d’Europa. Il nostro Paese risulta, infatti, essere il quarto paese europeo per utilizzo di macero, con un impiego complessivo di quasi cinque milioni di tonnellate annue. A questi dati va aggiunto l’aumento, registrato negli ultimi anni, dell’esportazione di macero verso i mercati esteri, con oltre il 50% diretto verso la Cina (Fonte Comieco).
Appare evidente a chiunque come alla base di questo processo virtuoso ci sia una semplice e ovvia constatazione: riciclare conviene. Solo nel 2013, i corrispettivi che Comieco ha trasferito ai Comuni italiani in convenzione ammontano a oltre 83 milioni di euro. E se si guarda al lungo termine, il beneficio economico raggiunto è ancora maggiore: negli ultimi 14 anni è pari a 4,8 miliardi di euro. In tempo di tagli alle amministrazioni locali è facile intuire come l’impegno a favorire politiche di riciclo tra i cittadini sia pratica che produce evidenti vantaggi, come conferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco: «Siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose, nonostante la crisi dei consumi, anche per questo 2014. Fino allo scorso settembre il dato relativo al riciclo segnava un +3% rispetto al 2013, ma quello che ci fa davvero piacere è vedere come il Sud Italia abbia avuto un impennata del 5%. È frutto del lavoro delle amministrazioni locali, senza dubbio».
E se ormai l’80% dei Comuni italiani hanno siglato la convenzione con Comieco, tra gli obiettivi del consorzio, oltre che arrivare presto all’en plein del 100%, c’è anche quello di far progredire quei Comuni che ancora nicchiano: «l’esempio più evidente per spiegare a cosa miriamo è rappresentato da Palermo, dove la raccolta di carta è di 9 Kg pro capite. Per il futuro vogliamo portare il dato del capoluogo siciliano ai livelli di quello di Bari, dove i kg raccolti sono 60». Riciclare, comunque, conviene non solo alle amministrazioni virtuose, ma anche alle imprese, al punto da attrarre gli investimenti e favorire l’innovazione di prodotto delle aziende, come dimostra il caso di Lucart Group,azienda italiana tra le principali produttrici, a livello europeo, di carte monolucide sottili per imballaggi flessibili. L’impegno green del gruppo viene da lontano: Lucart Spa è stata infatti la prima azienda in Italia ad ottenere la certificazione Ecolabel, ed altre importanti certificazioni volontarie.
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